Violenza e lesioni sull’ex Chiesto risarcimento

Ha accusato il compagno di averla violentata nel bagno del ristorante che gestivano insieme e di averla picchiata fino a mandarla al pronto soccorso. E ieri ha presentato la sua richiesta di risarcimento danni per le sofferenze subìte: 70mila euro. Lei, la vittima, una 40enne originaria dell’Est Europa, si è costituita parte civile nel processo contro il suo ex fidanzato e ormai ex socio in affari, un 40enne ristoratore pesarese.

Il legale della donna, l’avvocato Elena Fabbri, si è costituita anche per l’associazione Gens nova, per la quale il danno è ancora da quantificare. "Per noi non contano i soldi, che molto probabilmente non vedremo neppure mai – spiega l’avvocato Fabbri – ma vogliamo avere giustizia per le violenze e il dolore che la mia assistita è stata costretta a vivere". L’imputato ha scelto invece di essere giudicato con il rito abbreviato che, in caso di condanna, gli sconterà la pena di un terzo. Violenza sessuale e lesioni sono i reati contestati dal pm Giovanni Narbone. La vittima, come ha riferito nella querela, era stata costretta a subire rapporti sessuali con forza, nonostante i suoi rifiuti.

Episodi accaduti a casa, ma anche nel ristorante e persino nel bagno del locale. Il 40enne ha già dei precedenti: una condanna definitiva per lesioni sulla prima moglie, una seconda di primo grado a 6 anni per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale sulla seconda compagna e ora questo terzo giudizio per lesioni e violenza sessuale nei confronti dell’ultima fidanzata, ora ex. Udienza aggiornata a fine giugno.

e. ros.