
I biancorossi vincono con un gol di Palomba e si insediano al quarto posto. Salvezza in tasca e playoff ipotecati
Pontedera 0 Vis Pesaro 1
(4-2-3-1): Tantalocchi; Cerretti (1’ st Moretti), Pretato (1’ st Espeche), Martinelli, Perretta; Guidi, Ladinetti; Vitali (37’ st Migliardi), Van Ransbeek (1’ st Corona), Sala (37’ st Pietra); Italeng. All. Menichini. A disp. Calvani, Vivoli, Gagliardi, Maggini.
VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Bove (23’ st Peixoto); Zoia, Di Paola, Pucciarelli, Cannavò (31’ st Tonucci); Orellana; Nicastro, Okoro (41’ st Molina). All. Stellone. A disp. Mariani, Zocchi, Neri, Ceccacci, Paganini, Obi, Gambino, Forte, Busato, Tavernaro.
Arbitro: Peletti di Crema.
Rete: 6’ pt Palomba.
Note – Pioggerella, spettatori 622 (82 ospiti); ammoniti Ladinetti, Sala, Pretato, Bove, Italeng; angoli 6-1; recupero 1’ + 3’.
Stellone voleva una squadra altamente produttiva anche in trasferta. Accontentato con la quinta vittoria esterna e il quarto posto in classifica. A quota 42 la Vis non solo è salva con 15 turni d’anticipo, non solo ha ipotecato i playoff ma lotta per il podio. Per la serie tabù infranti: primo blitz in casa dei granata, in 9 confronti. Alla voce primati stagionali: 17° gol su palla inattiva, 10° centro con i difensori, 14° palo. E mettiamoci anche l’11° clean sheet di Vukovic. Definizione per la vittoria: autorevole, pur dentro una partita sporca. Ma sono stati i locali a volerla così, costretti da subito a rincorrere e non potendo competere sul piano della qualità, specie dopo la cessione di Ianesi al Milan. La Vis ha concluso il doppio (15 contro 7), ha avuto almeno 5 palle gol, non è mai caduta nelle provocazioni, ha sofferto solo sugli angoli dopo che Menichini aveva buttato dentro tutte le torri, ha chiuso come sempre in avanti. Applausi, come quelli tributati alla fine dai tifosi al seguito.
Le assenze? Ininfluenti, come quelle dell’ultima ora di Paganini e Tavernaro; perché se la squadra c’è, tutti concorrono e nessuno è indispensabile. E’ piaciuto Orellana, non tanto perché ha sfiorato due volte il gol (traversa compresa), quanto perché ha lottato e legato il gioco. Di Paola e Pucciarelli ad alti livelli, Zoia in crescendo, Nicastro abile nei movimenti e negli assist (due pregevoli). Difesa impeccabile, a partire da Vukovic. Senza limitarsi a contenere, perché nel team di Stellone i difensori sono i primi attaccanti: così Palomba ha colpito in avvio (punizione di Di Paola prolungata da Vitali e stacco del centrale, che aveva segnato anche all’andata). Così Bove ha sfiorato il raddoppio (assist notevole di Nicastro, prodezza di Tantalocchi, poi Okoro a sparare alto). Così Palomba a fil di palo nella ripresa, sponda del solito Nicastro. C’è stato lavoro anche per Vukovic, e ci mancherebbe: la parata più difficile su una volèe ravvicinata di Corona in avvio di ripresa, a seguire quelle sulle incornate da angolo di Guidi ed Espeche. Nel primo tempo un salvataggio di Cannavò sulla rasoiata di Van Ransbeek. Prossima trasferta tra una settimana in casa della Ternana vice capolista. Inaudito scontro d’alta quota, ma ormai è questa la dimensione dei biancorossi.