
La Vis in azione a Carpi. Una serata da cancellare per la truppa di Stellone
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(4-3-1-2): Sorzi; Rossini, Zagnoni, Panelli, Rigo; Amayah, Mandelli, Contiliano (11’ pt Campagna, 42’ st Calanca); Puletto (42’ st Figoli); Cortesi (42’ st Casarini), Sall (26’ st Gerbi). All. Serpini. A disp. Lorenzi, Theiner, Calanca, Verza, Cecotti, Visani, Saporetti, Stanzani, Fossati.
VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Di Renzo (23’ st Zoia); Peixoto (36’ st Lari), Di Paola, Pucciarelli, Cannavò (6’ st Tavernaro); Orellana (23’ st Paganini); Nicastro, Okoro (36’ st Raychev). All. Stellone. A disp. Pozzi, Mariani, Tonucci, Bove, Ceccacci, Schiavon, Obi.
Arbitro: Gauzolino di Torino.
Reti: 4’ st Di Paola, 22’ st aut. Coppola, 38’ st Cortesi.
Note – Serata fredda, spettatori 1.000 (118 ospiti); ammoniti Puletto, Cannavò, Vukovic, Palomba; angoli 5-7; recupero 1’ + 5’.
Non sarà crisi, come dice Stellone, ma la Vis non scoppia certo di salute. Seconda sconfitta di fila, due punti in quattro gare, la classifica che scolora, con le rivali vittoriose: il Pescara che s’invola e l’Arezzo che incombe. Insomma, il momento peggiore della stagione. Il tutto aggravato dal modo: al Cabassi, dove non perdevano dal ’77, i biancorossi si fanno rimontare dopo essere passati in vantaggio nella ripresa. Regalano il pareggio con un goffo autogol, beccano il secondo nel momento della reazione, facendosi bucare nel cuore dell’area. La proverbiale solidità scalfita da un Carpi determinato, attento, spesso in anticipo sulle seconde palle. E abile a sfruttare le qualità dei suoi uomini migliori, Cortesi su tutti.
Carpi nell’assetto annunciato, con Puletto sulla trequarti e Cortesi avanzato a seconda punta e incline a sfruttare la fascia per puntare Di Renzo, al debutto dal primo minuto. Stellone opta per la Vis qualitativa con Orellana alle spalle delle punte e Di Paola in mediana. Ne esce una gara aperta, con prevalenza vissina per possesso e occasioni. Si conferma però il limite attuale degli uomini di Stellone: l’incapacità di concretizzare le occasioni prodotte. Otto conclusioni nel primo tempo (a tre), almeno tre palle gol e Sorzi graziato. Succede al 4’ quando Nicastro impatta al volo un cross di Palomba e Okoro non arriva alla deviazione; al 10’ quando Okoro si libera in area di Rossini e calcia a colpo sicuro vendendosi il sinistro ribattuto sulla linea; e al 26’ quando una staffilata di Di Paola dai 25 metri trova reattivo Sorzi. A corredo un sinistro a giro di Orellana e un paio di tentativi di Palomba, uno di Pucciarelli e Okoro. Sull’altro fronte tre conclusioni centrali per Vukovic, segnale però che la fase di filtro vissina non funziona a dovere. Quanto alla fase di spinta, funziona la fascia destra, meno la sinistra, in ombra Cannavo che non trova assistenza nelle sovrapposizioni.
Dopo il riposo tutto sembra mettersi per il meglio grazie a una proverbiale punizione di capitan Di Paola: magnifica la traiettoria dai 25 metri sotto l’incrocio e Vis che torna al gol. Potrebbe essere l’abbrivio per una partita migliore, invece succede che i biancorossi si fanno schiacciare.
Angoli in serie, ammucchiate in area, Vukovic costretto a una difficile parata su Rigo. Stellone prepara i cambi riparatori ma quando li vorrebbe Gauzolino glieli nega. Così arriva il pari, quando Coppola ciabatta nella propria porta un traversone di Rigo. Lo choc sembra superato da una bella reazione, ma siamo alle solite: occasioni non sfruttate. Doppia murata su un cross di Peixoto, Paganini vede negarsi il gol da Sorzi, Palomba gira fuori. A sorpresa, ecco il gol partita degli emiliani: il filtrante di Mandelli in area trova la Vis impacciata e Cortesi trafigge Vukovic. Dopodiché Pesaro continua a sparacchiare fuori. Alla fine tante conclusioni a poche, ma zero punti.
Martedì al Benelli contro il Gubbio servirà ben altro.