Vis Pesaro Fano, brivido derby. 100 uomini per la sicurezza

In tremila al Benelli per Vis-Fano. Controlli a tutto campo

Vis Pesaro Fano, i poliziotti schierati durante il match di andata (Fotoprint)

Vis Pesaro Fano, i poliziotti schierati durante il match di andata (Fotoprint)

Pesaro, 14 aprile 2019 - Il Benelli, sarà una zona ‘militarizzata’, o quasi. Uno stadio, quello di oggi, in cui confluiranno per assistere alla partita circa 3mila persone: 2.500 dalla parte pesarese, circa 400 da quella fanese. E’ la capienza massima, e sicuramente uno degli eventi di maggior seguito degli ultimi mesi. Circa 100 uomini – tra carabinieri e poliziotti – faranno in modo che non ci sia nessun contatto tra le due tifoserie, gli ultras granata e quelli biancorossi, che notoriamente e storicamente non si amano ma che soprattutto oggi sostengono le loro squadre in uno scontro salvezza da ‘mors tua, vita mea’. Per questo i tifosi ultras di ambedue le fazioni «non saranno mai soli», come diceva ieri un poliziotto.

Aggiornamento La Vis vince il derby dopo 20 anni

Da Fano si attendono circa oltre 400 tifosi in arrivo, e i posti poi riservati al Benelli sono qualcosa di più (circa 550). I tifosi arriveranno sia con le auto private, che hanno come noto un’area riservata vicina allo stadio per qualche decina di posti, ma la maggior parte con il treno e i bus, che saranno a Pesaro a partire dalle ore 15. I tifosi con i pullman e i bus arriveranno alla stazione dei treni e da qui verranno scortati dalla polizia o ancora a bordo dei pullman o con i mezzi della polizia locale fino allo stadio. Viaggio inverso al ritorno, a match finito. Le vie intorno al Benelli hanno i divieti di sosta di sempre e come accade anche in occasioni di altri eventi di grandi afflussi di persone, ci sarà il divieto di vendita degli alcolici.

Le forze dell’ordine lavorano in sinergia tra polizia e carabinieri, anche se la gestione principale è affidata alla Questura. I poliziotti – con loro anche gli agenti della Digos – hanno rinforzi sia dai Reparti mobili di Bologna che di Senigallia, altri rinforzi arrivano ai carabinieri dal battaglione sempre di Bologna.

Decisive, in questi casi, e la cosa ovviamente serve anche come deterrente, il lavoro delle telecamere in dotazione alla polizia. In caso di incidenti, o di altri episodi penalmente o anche solo sportivamente sanzionabili (ad esempio attraverso i Daspo), la Questura vuole tenere monitorato tutto lo stadio. Da qui l’imponente apparato di telecamere gestito dalla polizia, piazzate in modo che nessun angolo del campo di gioco e degli spalti resti coperto. Il servizio d’ordine comincia poco prima delle ore 15, a un’ora e trenta quindi dall’inizio del match e si protrae fino alle ore 20, dopo che il deflusso dei tremila sarà del tutto ultimato.