REDAZIONE PESARO

Vis Pesaro supera SPAL con gol di Paganini: terza vittoria consecutiva

Vis Pesaro vince contro SPAL grazie a un gol di Paganini, segnando la terza vittoria consecutiva in stagione.

La Vis impazzisce di gioia al Mazza, espugnato per la prima volta nella storia

La Vis impazzisce di gioia al Mazza, espugnato per la prima volta nella storia

SPAL: Galeotti, Bruscagin, Antenucci, Radrezza (56’ Büchel), Rao, Polito (67’ Arena), Mignagnelli, Zammarini, Calapai, Nador, D’Orazio (86’ Contè). A disposizione: Melgrati, Meneghetti, Ntenda, Boccia, Kane, Angeletti, Roda, Tarolli. All. Dossena

VIS PESARO: Vukovic, Zoia, Palomba, Pucciarelli, Nicastro (63’ Orellana), Di Paola, Molina (33’ Okoro), Paganini, Coppola, Tavernaro (86’ Neri), Peixoto. A disposizione: Munari, Zocchi, Nina, Rabbini, D’Innocenzo, Obi, Forte, La Rosa. All. Stellone

Arbitro: Enrico Gemelli di Messina. Assistente 1: Sig. Francesco Romano di Isernia. Assistente 2: Sig. Vincenzo Abbinante di Bari IV Uomo: Sig. Cosimo Papi di Prato

Rete: 27’ st Paganini.

Chi aveva la curiosità di sapere fin dove potesse spingersi la Vis, l’ha ammirata superare tranquillamente le colonne d’Ercole di Ferrara. Al Mazza, dove non aveva mai vinto, è scivolata via con dolcezza. Assumendosi anche il ruolo di ammaliatrice: ha chiamato a sé la Spal illudendola con qualche moina, poi l’ha colpita con un fendente micidiale: l’arma tremenda della palla inattiva in cui non ha rivali (14° centro).

Luca Rudolf Paganini s’è ripetuto: l’uomo del tap-in è sempre in agguato quando la sfera sfarfalla nell’area piccola. Terza vittoria consecutiva per la terza volta in stagione. Totale 9. Quarta impresa esterna. E terzo tabù infranto dopo Gubbio e Rimini. Qui siamo addirittura a una prima assoluta. La Spal esce tra i fischi, la Vis uscirebbe tra le ovazioni se dall’altra parte la curva non fosse vuota per decreto.

Su un palcoscenico non per tutti, la squadra di Stellone ha prodotto calcio di sostanza e qualità, convinzione e tenuta mentale. Rendendo insignificanti le assenze (che hanno invece pesato sull’altro fronte) e le defezioni ad opera in corso, come l’uscita anticipata di Molina. Alla fine prevalenza in tutte le voci: possesso, seconde palle, numero di conclusioni (la solita dozzina). Anche se si è sprecato parecchio.

Dentro un primo tempo piuttosto bloccato, la palla gol più ghiotta è stata della Vis, quando Zoia ha messo con un lancio magistrale Molina davanti al portiere, peccato che l’argentino si sia fatto sporcare il tiro da Polito. Poi ci hanno provato Di Paola (punizione murata) e più volte Paganini da fuori, senza trovare la porta. Per Vukovic lavoro ordinario su un destro di Mignanelli. La Spal ci ha dato dentro in avvio di ripresa, e Vukovic è stato chiamato a sventare un destro potente di Mignanelli prima e l’incornata centrale di Polito poi.

Dopodiché la Vis ha confezionato l’azione più spettacolare con un cambio di campo e una serie di tocchi di prima che ha liberato Di Paola sul dischetto del rigore (assist finale di Okoro): sinistro fuori di un niente per la disperazione dei compagni. Il capitano s’è rifatto pennellando l’angolo da cui è nato il gol: stacco di Palomba, palla che carambola sul palo con la complicità di Okoro e Paganini in veste di giustiziere.

Reazione rabbiosa della Spal? Tutta in un destro di Antenucci respinto da Vukovic. E la Vis a cercare il raddoppio con Palomba, Orellana e ancora Paganini.

Particolare non trascurabile: anche stavolta i biancorossi hanno finito in avanti, chiudendo senza rischi col pallone tra i piedi. Meglio non guardare la classifica: potrebbe stordire quel meno 7 dalla vetta. Avvertenza: il miglior girone d’andata di sempre deve ancora finire: tra una settimana al Benelli contro il Milan Futuro, per vedere l’effetto che fa.