LORENZO MAZZANTI
Cronaca

Vis Pesaro: una stagione epica tra alti e bassi fino ai playoff

La Vis Pesaro vive una stagione emozionante tra vittorie e sconfitte, culminando in un'epica partecipazione ai playoff.

La Vis Pesaro vive una stagione emozionante tra vittorie e sconfitte, culminando in un'epica partecipazione ai playoff.

La Vis Pesaro vive una stagione emozionante tra vittorie e sconfitte, culminando in un'epica partecipazione ai playoff.

L’altro ieri abbiamo raccontato la Vis mese per mese fino da agosto 2024 fino a dicembre. Oggi andiamo avanti, facendo riemergere le emozioni che hanno carattertizzato i mesi del 205.

Gennaio. Nascondersi dietro a un dito, quello della salvezza, è diventato impossibile. Questa Vis è una favola. Il nuovo anno parte infatti con un ottimo pareggio ad Arezzo in cui grazie ad una perfetta organizzazione corale gli uomini di Stellone se la sono giocata alla pari nonostante un secondo tempo in inferiorità numerica. Le vittorie a porta inviolata con Legnago e Pontedera fanno sì che quella di Terni sia una sfida al vertice. La Vis, grazie all’ immediata rete di Cannavò si illude per 50 minuti ma è la Ternana, in rete con Cianci e Donati, a portarsi a casa il bottino pieno. Sul finale tra Stellone ed Abate esplode la rissa, con un tecnico, quello pesarese, ancora una volta costretto a recriminare per una svista arbitrale. La Vis è colpita, nel morale in primis, ma non affondata e in casa con il Campobasso rialza subito la testa.

Febbraio. Bene ma non benissimo. La Vis domina nel gioco ma è sfortunata negli episodi. Se una rete di Raychev all’ultimo respiro le consente di sbancare Perugia, i due pareggi con Sestri Levante e Pineto lasciano l’amaro in bocca.

Marzo. Davanti scappano e la Vis ha poche forze per inseguire. La sconfitta in casa con l’Entella apre un periodo di declino che proseguirà fino ai playoff. Il biglietto per la prima storica qualificazione alla post season era già in tasca e il naturale calo psico-fisico si è abbattuto sui biancorossi. Il Carpi, infatti, ribalta il risultato sul finale e dopo il pareggio casalingo contro il Gubbio anche il Pescara nonostante l’ora in inferiorità numerica riesce ad evitare la sconfitta proprio in zona Cesarini. La vittoria contro la Pianese è tuttavia una bella risposta d’orgoglio ma il pareggio a reti bianche di Ascoli permette alle inseguitrici di rifarsi sotto.

Aprile. La benzina è finita, la macchina della Vis è in riserva. Il mese che si apre con un derby casalingo perso in rimonta contro il Rimini porterà in cascina soltanto due punti in quattro partite. Dopo il derby la Vis perderà infatti anche contro una Lucchese in emergenza societaria e si farà raggiungere sul finale anche da Spal e Milan Futuro. Il sesto posto finale è comunque un record storico.

Maggio. Primavera stelloniana. La Vis ai playoff rinasce e in città l’entusiasmo tocca vette mai raggiunte prima. Un Benelli straripante ruggisce al gol di Cannavò sul fotofinish della prima gara ad eliminazione diretta contro il Pontedera. Ad Arezzo i biancorossi, obbligati a vincere, grazie ad una rete di Okoro a metà ripresa compiono un’impresa. I sorteggi sono poi galeotti perché al primo turno della fase nazionale propongono la gara che tutti aspettavano: un Vis Pesaro-Rimini che assumerà parvenze epiche. All’andata la Vis domina ma sul Benelli cala il gelo al 91’ quando Lombardi con una prodezza agguanta un pari che sa di vittoria per i romagnoli. Al Romeo Neri la Vis deve vincere e in 40 minuti ne fa tre. Il Rimini ci proverà fino all’ultimo secondo ma per i pesaresi quella di mercoledì 14 maggio sarà una notte di grande festa (3-4). Ai quarti di finale, poi, il doppio confronto con il Pescara spezza l’incantesimo, soprattutto per i due gol subìti nei minuti di recupero della gara di andata.

Lorenzo Mazzanti