
Diciotto squadre praticamente sicure, mancano due tasselli. Tra le indiziate Cittadella e Virtus Verona. Ma resta il nodo Sampdoria
La solita estate italiana. Fine giugno: la Serie B che deve ancora finire, la C traballante che fa i conti con i posti vacanti e le graduatorie ripescaggi. Ricorsi: pochi o punto, ed è andata bene. Piazze saltate: tre in tutto, ahimé importanti, si temeva di peggio. In due di queste, Brescia e Ferrara, ci sono presidenti che non mollano l’osso come Cellino e Tacopina. Il primo, in quanto formalmente retrocesso (e poi escluso dalla C per i mancati pagamenti), ha tempo fino al 24 per presentare un’iscrizione- farsa che non servirà a nulla, se non a far felice una piazza piuttosto che un’altra: il Caldiero se non presenta domanda (riammissione), il Ravenna se la presenta (ripescaggio). Non è dettaglio da poco. Allo stesso modo, la domanda presentata dalla Spal, ancorché vuota di contenuti (pagamenti) ha regalato un posto all’Inter. Così come un anno fa il Milan aveva beneficiato della bocciatura dell’Ancona di Tiong.
Sarebbe forse il caso che la Lega abolisse certe distinzioni di lana caprina e facesse graduatoria unica, anche per evitare i sospetti di mercanteggiamenti sotterranei. E allora come sarà il girone della Vis? Comunque vada, non sarà automatico per la Lega Pro suddividere i tre raggruppamenti e ci saranno degli scontenti. Partiamo dalle certezze: Inter U23 (ripescaggio) e Pro Patria (riammissione) prendono il posto di Lucchese (non iscritta) e Spal (non ammessa). E dalle quasi certezze: Ravenna dentro al posto del Brescia (per la Vis una trasferta decisamente più agevole rispetto a una squadra del nord); e se stasera retrocede dalla B la Salernitana (Samp forte del 2-0 dell’andata), il girone meridionale si ritrova con una squadra in più. Dunque una delle due laziali (le più nordiste delle meridionali) finirà al centro: più probabile il Latina, rispetto al Guidonia che è hinterland di Roma. A meno che non si decida di dirottarle in coppia e spedire al sud il Campobasso, che però geograficamente risulta più a settentrione.
L’ipotetico girone B ha al momento 18 squadre pressoché ‘sicure’: le 13 reduci dalla scorsa stagione (Ternana, Torres, Arezzo, Vis Pesaro, Pineto, Pianese, Rimini, Pontedera, Gubbio, Perugia, Carpi, Campobasso, Ascoli) più una seconda squadra di A (Juve, Atalanta o Inter), le tre neopromosse (Livorno, Samb e Forlì) e appunto il Ravenna in odor di ripescaggio. Siamo a 18. E a 19 si arriva eventualmente con una laziale. La numero 20 dovrà arrivare dal nord, anch’esso in sovrannumero. Toccherà a una piemontese (Bra, Pro Vercelli) o si pescherà nella folta pattuglia veneta? Più probabile la seconda: indiziate la retrocessa Cittadella e la Virtus Verona, entrambe già note a queste latitudini. Se poi retrocede la Samp, finisce sparata al centro (come già Entella e Sestri) e si sistema tutto senza trasferimenti coatti. Per finire: sarà un altro girone tostissimo. Ternana, Torres e Arezzo inevitabilmente tra le favorite, Perugia e Ascoli vogliose degli antichi fasti, Campobasso di miglior rango, Livorno e Samb sospinte dalle masse di tifosi. E la Vis? Finito l’effetto sorpresa, non potrà più nascondersi.