Vitruvio, Seri ci crede: "Sempre più indizi" Lo studioso in visita: "Impressionante sfarzo"

Dopo il ritrovamento del pilastro alto un metro e 40, monta l’entusiasmo. Il prof Viscogliosi: "Da riconsiderare l’importanza di Fano"

di Anna Marchetti

Continua lo scavo intorno al pilastro in calcestruzzo di via Vitruvio, finora emerso per una altezza di 1 metro e quaranta centimetri. L’ulteriore reperto, dopo i muri spessi un metro e mezzo e i preziosi marmi scoperti a marzo, conferma la presenza di un edificio di epoca romana di grande importanza, che potrebbe essere la vagheggiata Basilica di Vitruvio. Gli scavi stanno andando avanti grazie ai 40mila euro messi a disposizione del Ministero della Cultura, ma sono limitati dalla presenza della gru che occupa gran parte del cortile dell’ex cantiere edile e dalla quale gli archeologici devono mantenere una distanza di sicurezza.

"ll ritrovamento del pilastro in calcestruzzo – commenta il sindaco Massimo Seri – è la conferma dell’esistenza di un imponente edificio romano. Sono sempre di più gli indizi che ci portano a pensare che quella sia davvero la Basilica di Fano citata nel De Architectura". Seri parla anche della possibile acquisizione dell’area da parte del Comune. "Quella della permuta – afferma – resta un’ipotesi percorribile, così come abbiamo fatto con l’ex Filanda per il teatro romano. Molto dipenderà dai risultati dall’attività archeologica. Ovviamente ci auguriamo che emergano ulteriori ritrovamenti: noi come sempre faremo la nostra parte. Così è stato per il teatro romano e, dopo il ritrovamento dei resti di quella che potrebbe essere la Basilica di Vitruvio, abbiamo stanziato un contributo per sostenere la campagna di scavi. Crediamo che questa occasione sia davvero unica e vogliamo coglierla. Come amministrazione sosterremo le ricerche". Il sindaco Seri torna alla carica anche sul ministro Sangiuliano: "Questa è l’occasione per rinnovare il nostro invito a visitare gli scavi e a lavorare insieme per costruire progetti di promozione culturale di grande importanza".

Particolarmente interessato dalla rilevanza dei reperti archeologi di Fano (via Vitruvio e Sant’Agostino) è il professor Alessandro Viscogliosi, ordinario di Storia dell’Architettura antica e medioevale all’università La Sapienza di Roma. Il docente, a Fano in occasione della Vitruvius Summer School organizzata dal Centro studi Vitruviani i primi di luglio, ha visitato entrambi i siti che rivelano, afferma, "edifici di grande importanza, ancor più sorprendenti perché poco conosciuti". E ancora su via Vitruvio: "Lo scavo è piccolissimo e, allo stato attuale, è impossibile dire se si tratti della Basilica di Fano. In ogni caso si può parlare di un edificio di grande monumentalità e impegno decorativo, con un impressionante sfarzo di marmi che porta a riconsiderare Fano dal punto di vista monumentale. Sicuramente è un edificio prestigioso sul quale, come studioso di architettura antica, mi piacerebbe avere ulteriori informazioni".

L’attenzione del professor Viscogliosi è stata attirata anche dalla grandiosità delle strutture di Sant’Agostino e il docente lancia l’ipotesi che si tratti di un tempio teatro: "Il tempio teatro – spiega – è un’archiettura di stampo ellenistico dove la cavea del teatro è posizionata davanti al tempio sopraelevato. Ci sono esempi famosissimi come il tempio della Magna Mater sul colle Palatino a Roma o il Teatro di Pompeo. Il mio suggerimento è quello di ridisegnare la pianta degli scavi in modo più preciso di quanto non sia stato fatto finora".