Fano, Vittorio Malingri e il giro del mondo sulla Rolls Royce dei mari

L'avventura inizia il prossimo anno dal nord Europa, anche se la barca lascerà Fano già sabato

Un a barca  da sogno

Un a barca da sogno

Fano 17 ottobre 2022 - Non partirà da un porto del Portogallo come Cristoforo Colombo con le tre caravelle Vittorio Malingri per fare il suo giro del mondo con una barca a vela. Ma il prossimo anno alzerà randa e fiocco da un porto del Nord Europa. Al momento però è alla Marina dei Cesari per un refitting. Lo “Swan“ di venti metri, una barca mitica nella metà degli anni Ottanta, è considerata il top di gamma per gli appassionati, una vera e propria Rolls dei mari. Da qui partirà già sabato.

Vittorio Malingri, esponente di una famiglia di navigatori ormai diventati mitici, pur essendo di origine piemontesi, da anni vive in Umbria, ed ha come punto di riferimento proprio la nostra costa, non solo per una questione di vicinanza, ma anche perché ha sempre trovato qui manodopera e tecnici per tutte le sue esigenze. Tanto che nell’allestimento di alcuni suoi scafi aveva scelto il cantiere Moschini e per la realizzazione di un catamarano si era appoggiato ad un altro mago della vela, e cioè e Maurizio Testuzza. Un famiglia non solo di navigatori e vincitori di grandi regata oceaniche, i Malingri, ma anche di costruttori di imbarcazioni tanto che il primo “Moana“, barca a vella di grande successo, venne realizzato a Pesaro nel 1982. Il noto navigatore sarà affiancato in questa impresa - la barca sarà priva di qualsiasi strumento tecnologico - da Marco Trobetti, amministratore delegato della società Translated, l'armatore dello Swan 65.

Comunque da alcune settimane proprio sulla banchina che ospita gli yacht della Ferretti e dell’Azimut, spicca la sagoma di questa imbarcazione blu che anche chi non ha il cosiddetto piede marino capisce che ha di fronte uno scafo di classe superiore. Come ha fatto ad entrare in porto? si sono chiesti in molti. La risposta arriva dalla deriva di questa barca che scivola lungo tutto lo scafo dalla prua fino alla poppa. Quindi si spalma in orizzontale e non in verticale e questo ha permesso a questa imbarcazione di entrare alla Marina dei Cesari senza rimanere bloccata dall’insabbiamento e quindi dallo scarso pescaggio.

E starà ferma all’ancora fino alla partenza, perché sono in corso alcuni lavori. “No, no, io non sono coinvolto in queste operazioni – dice Maurizio Testuzza – perché Vittorio Malingri sta operando da solo. E’ uno con una tale esperienza che riesce a cavarsela in ogni situazione ed ha anche mani d’oro“. Per chi ama il settore, una barca da vedere. m.g.