Volponi: "Lavoriamo al nuovo Prg della città"

L’assessore: "I piani precedenti erano frutto delle loro epoche. Il nuovo sarà il risultato di scelte politiche e coinvolgimento della società"

Volponi: "Lavoriamo al nuovo Prg della città"

Giulia Volponi, 36enne, avvocato, oltre che vicesindaco è anche assessore a urbanistica ed edilizia

Nata a Cattolica nel 1988, Giulia Volponi è l’assessore più giovane della giunta nonché quello con più responsabilità, essendo anche vicesindaco. Avvocato, è stata presidente di Urbino servizi dal 2020 al 2024. Alle ultime elezioni ha ottenuto più preferenze tra tutti i candidati ed è stata nominata assessore ad urbanistica ed edilizia.

Volponi, il ruolo di vicesindaco la onora o la spaventa?

"Certamente mi onora. Lo spavento è un cattivo consigliere per ogni amministratore. Sentire il peso e la responsabilità di un incarico credo sia normale e stimola al massimo impegno".

Cosa significa essere assessore all’urbanistica di Urbino?

"Ci si occupa di una materia apparentemente lontana dall’interesse di alcuni cittadini ma che in realtà riguarda tutti. L’urbanistica immagina e progetta la città per adeguarla o, se occorre, difenderla dal cambiamento, incrociandosi con le abitudini e lo stile di vita dei cittadini".

Un mondo estraneo alle sue esperienze pregresse…

"Da avvocato, inquadrandosi l’urbanistica in normative nazionali e strumenti di pianificazione su diversi livelli, non mi sento poi così estranea all’argomento. Poi ovviamente sto studiando – anche i grandi nomi che hanno pensato la città nel Novecento – e sto avendo confronti con i tecnici".

L’obiettivo dichiarato è un nuovo Prg. Da dove comincerà?

"Il sindaco Egidio Mascioli, a suo tempo, fece fare indagini preliminari per comprendere a fondo la città. Credo che sia il metodo giusto, ovviamente con gli strumenti di oggi".

Cosa manca all’attuale Prg tanto da renderne necessario un nuovo?

"Ogni pianificazione deve adeguarsi ad esigenze che cambiano. La città non è mai ferma e non può esserlo nemmeno la sua continua progettazione. Il nuovo Prg, che si chiamerà Piano Urbanistico Generale, è imposto dalla normativa regionale che richiede di dotarsi di un nuovo piano entro il 2027. Ma poi diventa una grande sfida per mettere in campo una visione attuale della città, del suo sviluppo. Significa valorizzare il sito Unesco, rinnovare il concetto di abitare il territorio nella direzione della residenzialità, valorizzare le ricchezze naturalistiche e incentivare la ricettività del territorio. Il metodo sarà quello di confronti, dibattiti, tavole rotonde che coinvolgano tutti".

Qual è il fine ultimo?

"Un fine etico: ricercare il bene comune dei cittadini".

Ha detto che sta studiando: cosa ne pensa dei piani precedenti?

"Il primo piano regolatore aveva la preoccupazione postbellica di preservare il centro storico. Poi, dopo Aymonino e Benevolo, con il ritorno di De Carlo ci si è rivolti alle campagne, alle periferie, ad un concetto più ampio di territorio. I confronti sono difficili, ogni piano ha una peculiarità, ma l’importante è che sia frutto sì di scelte politiche ma anche di un coinvolgimento della società".

Si parla tanto di viabilità: come potrebbe migliorare quella interna al capoluogo?

"È ancora presto per sbilanciarmi, perché devo prima studiare a fondo la situazione. Ma sicuramente un grande obiettivo è quello di realizzare l’arteria da Fontesecca al Petriccio, già prevista nel piano regolatore che permetterà una viabilità più veloce e una decompressione del traffico nella zona ospedale".

Delega all’edilizia: quali idee metterà in campo?

"Trovare strumenti, anche con una eventuale riorganizzazione degli uffici, per riuscire ad essere sempre più efficienti e ridurre i tempi di evasione delle pratiche. Un altro aspetto per cui mi sono già messa all’opera è la digitalizzazione delle pratiche e degli archivi, al fine di rendere più fruibile l’accesso agli atti, sempre più impegnativo anche per la normativa nazionale".

Giovanni Volponi