A vederlo tirare sul parquet della palestra nord, l’altra sera, si apriva il cuore. Mano dolce e bello stile, come tutti gli slavi per cui i fondamentali sono sacri, Danilo Petrovic ha sudato per la prima volta la maglia con Luca Pentucci che gli passava la palla per la sua sessione di tiro dopo il lavoro differenziato. Dalla prossima settimana, il 25enne di Belgrado tornerà ad allenarsi con la squadra e - rispettando i tempi, tre mesi dall’infortunio - dovrebbe tornare a disposizione per il match del 22 dicembre contro Cremona. Questo consentirebbe a coach Spiro Leka di testarlo in una partita meno ’adrenalinica’ di quella con la Fortitudo della settimana seguente. Sarebbe davvero un bel regalo di Natale sotto l’albero della Vuelle, così da riportare a quattro la rotazione dei lunghi, con un giocatore che ha più tiro di Lombardi e che, diversamente da Eric ma anche da Zanotti, possiede anche la capacità di ricevere la palla in post. Non è un pivot, però, per cui il problema rimane, dato che nel roster c’è solo De Laurentiis, che fra l’altro doveva partire come cambio ed è diventato titolare e che, se un giorno dovesse prendere un’influenza o uscire per falli, lascerebbe la Vuelle in braghe di tela.
Adesso, però, il focus di Leka e della sua truppa è sulla partita contro la Reale Mutua di Boniciolli, un coach che fa largo uso della tattica per mettere in difficoltà gli avversari: nonostante Torino abbia allestito una squadra meno competitiva dell’anno scorso, questo lo dicono gli addetti ai lavori piemontesi, la classifica racconta di un gruppo che viene da quattro vittorie nelle ultime cinque partite e che sta spremendo il massimo dalle sue possibilità. Innanzitutto perché lo staff tecnico ha azzeccato gli stranieri ed è sempre un bel punto da cui cominciare in A2. Soprattutto l’ala nigeriana (con doppio passaporto americano) Ife Ajayi, classo ’96, che ha fatto diverse esperienze europeee prima di sbarcare in Italia, sta andando alla grande. Ha un fisico importante, due metri per 111 kg: bisognerà trovare chi lo contenga in difesa perché sta tirando dall’arco con il 44% e produce 15.5 punti di media, oltre a conquistare 9 rimbalzi di media che l’hanno proiettato al primo posto nella classifica dei rimbalzisti. L’altro americano è stato scelto nel ruolo di guardia: più giovane di tre anni del suo compagno, si chiama Kevion Taylor, si è formato al college di Valparaiso e l’anno scorso si è segnalato nel campionato slovacco di cui è stato il capo-cannoniere con 22.6 punti di media. A Torino sta viaggiando a 16.6 punti a partita, 10° realizzatore dell’A2, con il 38% nel tiro da tre.
Fra gli italiani le facce più conosciute sono quelle dell’ex Virtus Aristide Landi e del marchigiano Giovanni Severini, fratello maggiore di Luca che veste la maglia di Tortona. Fra i lunghi figurano altri nomi già visti sul parquet di Pesaro come l’ex Trento Maximilian Ladurner e il senegalese di formazione italiana Fadilou Seck, (l’anno scorso 4 presenze a Brindisi); fra gli esterni invece troviamo l’ex Fortitudo Matteo Montano, veterano 32enne della categoria, uno dei fidi di Boniciolli. In cabina di regia, infatti, il coach ex della Vuelle ha affidato la bacchetta per dirigere l’orchestra a Matteo Schina (5.4 assist di media a partita), cresciuto cestisticamente a Trieste proprio come lui, dunque conosce bene le sue caratteristiche. Il suo alter ego è il napoletano Antonio Gallo, l’anno scorso protagonista in serie B nazionale con la maglia di Sant’Antimo e che ha spiccato il grande salto in serie A2. Attenzione a questo ragazzo del 2000 che la stagione passata si era segnalato per una tripla doppia da 23 punti, 10 rimbalzi e 11 assist contro Livorno. Nel 22/23 aveva giocato nelle Marche, a Matelica, insieme a Seck.
Elisabetta Ferri