Vuelle, la protesta nel palas vuoto "Senza incassi è un disastro"

Astronave senza pubblico, la strana domenica del basket mentre altrove i tifosi ci sono eccome. Amadori, presidente del Consorzio: "Se andiamo avanti così altro che rinforzi: si rischia la bancarotta"

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Vitrifrigo Arena ore 18 e 25. Diecimilacinquecento posti a sedere. Presenti 4 poliziotti, 3 della Croce Rossa, gli addetti al palas, tre fotografi, cinque mogli di giocatori di cui una con bimbo piccolo, 6 giornalisti, un radiocronista ed altri due per le tv. Oltre naturalmente ai giocatori, con staff tecnico, dottori e dirigenti e i 3 arbitri. Piu il proprietario del ... palas, Luca Pieri presidente dell’Aspes. Da aggiungere due tifosi caldi: Andrea Beretta della Carpegna Prosciutto e l’addetto stampa della società Elio Giuliani: vox clamantis in deserto...

Quando i giocatori sono scesi in campo, applauso da salotto: quello delle mogli. In tribuna stampa si poteva fare la diretta della diretta dei collegamenti di Pierpaolo Rivalta per la Rai. Arrivavano anche i bisbigli del... portiere dall’altra parte dell’astronave. E tra i bisbigli anche questa: "Qui siamo davanti ad un dispetto politico, non si spiega altrimenti".

Poi arriva Luciano Amadori, presidente del Consorzio. Rotea le braccia indicando le tribune vuote e dice: "Non ci si può credere ad una cosa di questo genere. Nemmeno le duecento persone che avevamo messo nel conto per accontentare soprattutto gli sponsor. Come hanno reagito? Se vuole le faccio leggere i messaggini. E tutto questo accade quando superato il Tavollo tutto cambia: a Bologna 2.000 spettatori, qui nessuno. Queste cose accadono solamente da noi". Al termine del match contro Sassari aggiunge: "Siamo sotto di 5-600mila euro con i conti della società e speravamo di rimetterci in pista con gli incassi degli abbonati e dei biglietti. Niente. Già si parte male. E con gli incassi del pubblico si poteva anche pensare ad un ulteriore sforzo per prendere un secondo lungo in aiuto del pivot. Se andiamo avanti così, invece, si rischia la bancarotta, benché tutti quanti i consorziati abbiano fatto anche un ulteriore sforzo per allestire la squadra. Quello che è accaduto oggi è veramente inconcepibile".

E pensare che la Vitrifrigo Arena si presentava come un cantiere, con i nastri biancorossi dei lavori in corso. "Avevamo già predisposto tutto per avere poco meno di 2.000 spettatori arrivando a 2.700 con le due gradinate – dice Luca Pieri –. Cos’è successo in Regione? Che con le elezioni nel mezzo nessuno ci ha pensato. Dispetto politico? No, questo non lo credo proprio... dimenticanza".

E ci potrebbe anche stare perché la Regione, da qualche giorno a questa parte, ricorda molto il fallimento della banca americana ‘Lehman Brothers’, quando tutti uscivano con gli scatoloni in mano pieni di oggetti portati via dalla scrivanie. Comunque sia, il caos ha generato una Caporetto per lo sport. Bastavano due righe, una firma e un timbro. Il vuoto, da tutte le parti.

m.g.