E adesso la palla passa al pubblico. La Vuelle ha costruito la squadra per tentare la risalita e l’altro ieri ha lanciato la campagna abbonamenti: ora sta ai tifosi scegliere se stare sulle barricate della serie A2 per riconquistare il paradiso perduto. Quando si chiede a Pino Sacripanti che cosa si aspetta dalla tifoseria biancorossa, la sua risposta è lineare e sincera: "Mi aspetto che sia quello che è sempre stato, che sappia darci calore ed affetto. Io sono il primo a beneficiare di questi sentimenti - ammette Pino - e spero che anche i giocatori lo sentano. Il legame fra i tifosi e la squadra peserà molto in questo campionato, soprattutto su quei ragazzi che non hanno mai fatto la serie A da protagonisti e qui, nonostante l’A2, si sentiranno al centro del mondo. Perché ci si sente importanti a giocare per Pesaro, si sentono la pressione e la responsabilità molto più che in altre realtà, dove se il risultato viene o non viene alla fine è uguale". Il coach, poi, vuole puntualizzare un altro concetto: "Bisogna essere consapevoli che si fa la serie A2: non è così scontato ricordarlo ad un pubblico abituato da tanti anni a stare al livello più alto e a vedere gli avversari più forti. Al piano di sotto è ugualmente importante giocare bene, ma - avverte Pino - è più importante fare risultato, a maggior ragione in questo campionato dove la prima sale di diritto. Quindi ci saranno partite dove magari si vedrà meno spettacolo, ma più agonismo. E’ importante sottolinearlo, perché sarà una stagione lunga, con tante trasferte consecutive, e arriveranno dei momenti in cui ci sarà un po’ di crisi. Lì bisognerà essere bravi a rimanere compatti".
Se nel suo doppio ruolo l’allenatore-diesse cerca di calibrare bene i concetti da trasmettere alla gente, il presidente Valli si mette nei panni dei fans e ricorda che "sono stato un tifoso anche io e quello che volevo vedere quando entravo al palasport erano giocatori che dessero tutto per la maglia e per la squadra. Vincere è bello, però sei in grado di accettare anche la sconfitta se riconosci che i tuoi giocatori hanno sputato sangue prima di arrendersi. Ed è questo lo spirito che vogliamo vedere nella nostra squadra quest’anno". La concorrenza sarà alta, ma Valli è ottimista: "Ce ne sono parecchie di squadre blasonate che cercano di risalire, Sacripanti dice almeno 8, secondo me saranno 4-5: è nel gioco delle parti". Vedremo chi avrà ragione, se la base delle favorite sarà così larga come immagina l’allenatore della Carpegna Prosciutto o un pochino più ristretta come si augura il presidente. Dalle prime amichevoli cominceremo ad avere qualche segnale in merito al reale valore e alla completezza dei roster allestiti. Se ne riparla dopo Ferragosto.
Elisabetta Ferri