Totè, nonostante la sconfitta una prestazione convincente: ve l’aspettavate?
"Per noi non è stata una sorpresa riuscire a competere. Ci eravamo preparati bene e dopo la loro partenza sparata, normale perché Brescia viene da una pre-season iniziata in anticipo e avevano già rotto il ghiaccio in Supercoppa, il nostro piano partita ha funzionato, li abbiamo messi in difficoltà in più situazioni. Hanno deciso alcune palle perse e qualche rimbalzo offensivo, d’altronde se perdi di due punti la differenza è minima, si decide sugli episodi e questo dice che non abbiamo giocato male. Meritavamo di vincere, peccato".
Dove avete sofferto di più?
"Ci hanno pressato subito, mettendoci le mani addosso e la loro fisicità ci ha creato problemi. Siamo riusciti a non concedere tante soluzioni ai loro terminali principali come Della Valle e Bilan, però poi i tiri decisivi li hanno messo giocatori come Gabriel e Cornuooh che appunto dispongono di un atletismo difficile da contenere per noi".
La tua prestazione ha due statistiche interessanti: 810 ai tiri liberi e 25 di plusminus la statistica con cui Repesa vi riempiva la testa: commenti?
"Il tiro libero è sempre stato un mio problema ma quest’estate ci ho lavorato, non solo sull’automatismo tecnico ma anche psicologico, ho trovato la mia routine e per ora funziona, devo mantenerla. Quanto al plusminus sono contento perché il mio obiettivo non è segnare ma divertirmi insieme alla squadra e quando sono raddoppiato mi piace scaricare palla al compagno libero: se segnamo tutti diventa difficile per gli avvversari concentrarsi su qualcuno".
E quel tiretto dai 5 metri quando l’ha messo su?
"L’ho sempre avuto, anzi nelle giovanili e anche in A2 avevo un tiro abbastanza affidabile pure da tre punti, ma poi dipende dove lo schema ti porta. Con Buscaglia ho la possibilità di prendermelo e, se so che me lo posso permettere, lo effettuo con più tranquillità".
Ti sei ritrovato ad essere il titolare al posto di uno straniero, che effetto fa?
"Cerco di competere con tutti senza guardare la nazionalità, ma certo che con le attuali regole è più semplice emergere nel mio ruolo per un italiano perché siamo davvero in pochi. E allora il mio obiettivo è essere il migliore. Intanto mi fa piacere che coach e società abbiano fiducia in me, ma spero che il mio compagno di reparto si riprenda anche fisicamente perché c’è bisogno anche di lui, Gavin deve rientrare in sintonia con la squadra".
Domenica contro Venezia ci vorrà un’impresa?
"Sappiamo di aver perso un’occasione, ma adesso in casa per il debutto all’arena ci aspetta il nostro pubblico che era già bello carico al memorial Ford e sono sicuro che ci darà una bella spinta. La Reyer è senza Wiltjer? Mi dispiace per lui, però dobbiamo sfruttare il vantaggio di quest’assenza dato che la taglia di Venezia è molto grossa e uno in meno aiuta".
Elisabetta Ferri