Werner Herzog: "Verrò presto a visitare Urbino"

Il regista ha ricevuto il premio “Sigillo delle Arti“. Ad onorarlo a Pennabilli, Accademia e Università

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Consegnato nei giorni scorsi al regista Werner Herzog il premio Tonino Guerra alla poesia. Il riconoscimento (Il Sigillo delle Arti), al regista di Fitzcarraldo e Nosferatu gli è stato donato al Teatro della Vittoria di Pennabilli dal magnifico rettore dell’Università di Urbino, Giorgio Calcagnini e dal direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Luca Cesari. Nella stessa occasione il regista tedesco ha ricevuto anche il Premio speciale Enit per il cinema.

Nel ricevere il riconoscimento il cineasta ha confessato non solo la sua grande ammirazione per Tonino Guerra, ma di aver iniziato la sua carriera proprio con la poesia prima di passare alla settima arte. E in un certo senso questo riconoscimento riconduce idealmente l’autore di tanti grandi film ai suoi esordi. Herzog, che si è detto orgoglioso del riconoscimento, ha detto di voler tornare quanto prima in Italia e di voler far visita ad Urbino. Non prima però di aver consegnato due libri per i tipi di Feltrinelli di prossima pubblicazione. Il regista si è intrattenuto a Pennabilli, invitato dall’Associazione Tonino Guerra, per un paio di giorni.

"Abbiamo trascorso due giornate meravigliose – racconta Cesari – Herzog si è dimostrato persona di grande sensibilità umana e talento". "D’altra parte Tonino Guerra e Werner Herzog – dice ancora il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino – sono due personalità artistiche che hanno una base comune: la poesia. Territorio anteriore e primordiale, spirito, profezia, non genere letterario".

Ed ancora questo premio "Alla poesia", dove la preposizione illustra tutto: una concezione globale del poetico che unifica le arti". L’immagine del premio è un omaggio a Urbino: a quella "scuola di cortesia" di cui William B. Yeats ha scritto, "dove spirito e bellezza impararono il mestiere sulla collina ventosa di Urbino". Si tratta di una riproduzione 3D, eseguita dalla Scuola di Scultura dell’Accademia, un fregio del camino della Stanza della Iole di Palazzo Ducale, opera di Michele di Giovanni da Fiesole. Un premio che sancisce idealmente anche l’inizio di una fervida collaborazione. "E’ il primo evento congiunto tra Università e Accademia di Belle Arti e spero ci siano presto altre occasioni di organizzare eventi congiunti, favoriti dal progressivo ritorno alla normalità di tutte le attività, formative e culturali. A questo fine, stiamo per siglare una convenzione tra la due istituzioni che dovrebbe anche prevedere la possibilità per gli studenti, ad esempio dell’Accademia, di frequentare insegnamenti offerti dall’Ateneo".

"Ma il nostro vero obiettivo – conclude Calcagnini - è più ambizioso, quello di tornare attori della promozione culturale del territorio.

Claudio Salvi