Zona mare, pioggia di richieste: "Noi residenti preoccupati"

Il Piano antenne urbano di Polab prevede una ottimale distribuzione del carico elettromagnetico, tenendo conto della crescente popolazione estiva in zona mare. Più utenti vicini all'antenna, minore è l'emissione. In centro ci sono più impianti, mentre in zona mare si sfruttano le altezze degli alberghi.

Zona mare, pioggia di richieste: "Noi residenti  preoccupati"

Zona mare, pioggia di richieste: "Noi residenti preoccupati"

"La popolazione che frequenta la zona mare in estate cresce a dismisura – ha chiesto una cittadina agli esperti Polab, autori del nuovo Piano antenne urbano –: ne avete tenuto conto nell’intercettare le nuove localizzazioni per gli impianti di telefonia mobile? Noi abitanti siamo molto preoccupati. Infatti mi risulta che la potenza di emissione è correlata al numero degli utenti connessi e dalla distanza dei telefonini dall’antenna stessa".

Alfio Turco, cofondatore della società Polab, risponde spiegando il funzionamento legato all’emissione. Per una ottimale distribuzione del carico elettromagnetico il principio di base è semplice: "qualche antenna in più è meglio di qualche antenna in meno anche se è più brutto in termini di impatto visivo – osserva Turco –. Più ci sono utenti nelle vicinanze dell’antenna e più l’emissione sarà a bassa intensità: infatti l’antenna non eroga a utenti lontani perché seleziona e si satura con gli utenti vicini". Più turisti ci sono in zona mare vicini alle antenne e maggiore è la garanzia che la potenza resti molto sotto la soglia. Diverso è se l’utente si trova lontano dall’antenna e non ci sono utenti che saturano la capienza con la loro vicinanza. In questo caso sia l’antenna che il telefonino devono sforzare: la potenza di emissione aumenta. Ed è in questo caso infatti che il telefonino all’orecchio si scalda con conseguente aumento di radiazioni. Nell’ambito delle domande sulla zona mare è emerso che "non sono tanti gli impianti: ce ne sono molti di più in centro" osserva Turco. Da qui si spiega perché "ci sono almeno una decina di richieste da parte dei gestori a cui il Piano prevede un paio di localizzazioni di cui un sito pubblico". Sempre in termini di salute Turco spiega che più è alta l’antenna è meglio è visto che le radiazioni si mantengono in quota, con un effetto cosiddetto a ombrello, e non scendono. In zona mare molte antenne sfruttano le altezze degli alberghi. "Sull’hotel Hotel Due Pavoni al mare – ha detto Turco – l’impatto elettromagnetico è irrisorio perché c’è questa situazione svettante".

s. v. r.