Folla al museo di notte a Pesaro, la fila che non t’aspetti

Famiglie, bambini, adolescenti, comitive di ragazzi, più di 500 persone fino alle 3 ad ammirare le sale della biblioteca Oliveriana

Fila al museo di notte a Pesaro

Fila al museo di notte a Pesaro

Una notte al museo. Sembrava un film. Invece è successo davvero: più di 500 persone hanno accettato l’invito per un sabato sera alternativo ed affollato a Palazzo Almerici, sede del Museo Archeologico e della Biblioteca Oliveriana. Tutto pieno fino alle 3 del mattino. Tantissimi i giovani ed è questo che ha stupito di più la direttrice dell’Ente Olivieri, Brunella Paolini, al termine di una settimana incredibile cominciata il 13 dicembre con la riapertura dello spazio museale dopo dieci anni, con un allestimento che è piaciuto a tutti. "Un risultato al di sopra delle aspettative che mi ha reso felice – ammette la Paolini –. Molte persone nemmeno ci conoscevano ed hanno scoperto questa realtà, rimanendo affascinate. La presenza di tantissimi ragazzi è stato l’aspetto che mi ha sorpreso di più: li ho visti curiosi, non capitati per passare il tempo, ma interessati a conoscere la nostra storia".

C’era gente da Rimini, con un’inversione di tendenza che adesso richiama i romagnoli nella nostra città: "Veramente ho parlato anche con dei bolognesi – racconta entusiasta Ugo Betti, presidente di Pesaro segreta, l’associazione che ha avuto l’idea dell’apertura notturna – pensate che bellezza sarebbe rifarlo d’estate". Ce n’era davvero per tutti i gusti: dalle letture per i bambini de ‘Le Voci dei Libri’ che hanno aperto la serata alle 21, con la Sala dello Zodiaco sold-out, alle visite guidate dalla direttrice stessa e integrate dalle performance teatrali degli ‘Amici della Prosa Gad’, dagli intermezzi musicali della Banda di Garmisch, alla presentazione del libro thriller di Gianluca Morozzi allo scoccare della mezzanotte. Poi l’escape-room di Brain Fit, che va per la maggiore fra i giovanissimi, con l’ultimo turno che si è concluso alle due e mezza: i ragazzi si sono divertiti a risolvere gli enigmi di Annibale Degli Abbati Olivieri per poter sbloccare le porte della biblioteca in cui erano stati ‘rinchiusi’.

Ma l’attenzione maggiore è stata rivolta al cuore del palazzo: il museo che racconta la storia di Pesaro attraverso le varie epoche, dalla necropoli di Novilara al periodo romano, e la Biblioteca con i suoi 400.000 volumi fra manoscritti, pubblicazioni antiche e moderne, fino alle contemporanee, carte geografiche, monete e medaglie, disegni, incisioni e fotografie, un patrimonio sempre in crescita. Alle 3 di notte sciamavano ancora frotte di ragazzi che chiedevano di poter entrare, mentre nel cortile si brindava con le bottiglie offerte dall’enoteca ‘Solo buon vino’ e il classico panettone.

"Faremo il bis? Non lo escludiamo" sussurra la direttrice. Intanto, per chi lo desidera, il museo resta aperto tutti i pomeriggi, tranne a Natale, dalle 15.30 alle 18.30. Poi a gennaio si parte con le visite per le scuole e fioccano già le prenotazioni.

Se questa è la Pesaro capitale della cultura che sogniamo, allora non svegliateci.