
Fano, 30 marzo 2023 – Ha quasi 86mila followers , studia "Media, comunicazione digitale e giornalismo" alla Sapienza di Roma ed è una fanese doc: Francesca Marchegiani è una delle concorrenti del programma Rai "BellaMa’" condotto dal giornalista Pierluigi Diaco, in cui si mettono a confronto due generazioni apparentemente molto distanti, ma unite da linguaggi e strumenti contemporanei come i social network: generazione Z (18-25 anni) e boomer (55-90 anni). Ogni giorno, infatti, un concorrente Z e un boomer si sfidano su un tema di attualità che è oggetto di dibattito in studio.
Francesca, come si è avvicinata al mondo della televisione?
"Molti amici, mentre ero in attesa di andare a Roma per la magistrale, mi hanno detto di provarci e che non avevo nulla da perdere. Così ho fatto. Ho partecipato ai casting, dove mi hanno fatto le classiche domande come età, luogo di provenienza e così via. Dopodiché, inaspettatamente, mi hanno chiamato anche per il secondo colloquio che si sarebbe tenuto con lo stesso Diaco e lì mi è stata fatta la domanda se avessi voluto partecipare come concorrente o come opinionista. Ho scelto la strada della concorrente".
Riesce a coniugare la tv con l’impegno universitario?
"Devo dire che per ora mi sta andando bene, anche se faccio un po’ di difficoltà a seguire le lezioni. Il programma è in diretta, ma per raggiungere gli studi esco di casa alle 11. Vorrà dire che per la sessione estiva degli esami dovrò darmi di più da fare".
Cosa faceva a Fano prima di entrare nel mondo televisivo?
"Ho fatto sempre lavori stagionali, con i quali mi mantenevo gli studi della triennale ad Urbino. Ho lavorato al Baretto, con i Circoli Arci: insomma, di tutto e di più. Ho anche lavorato come speaker a Radio Fano e, perché no, finita l’avventura a Roma potrei anche provare a tornarci".
Quando torna a Fano, quanti autografi deve firmare?
"No, niente, per fortuna. Però i miei amici scherzano sempre chiedendo quando diventerò famosa o che le loro mamme mi guardano tutti i giorni. Fa strano, ma anche piacere. Non mi sento cambiata".
Com’è la vita negli studi televisivi Rai?
"Il primo impatto è stato spiazzante, mi sono trovata catapultata in un mondo frenetico, pieno di novità. Però mi hanno subito fatta sentire a mio agio. Siamo diventati una grande famiglia, dove ovviamente ci sono alti e bassi, ma nulla che una bella serata assieme non risolva".
Studiando media e comunicazione, a suo parere, quanto sono importanti i social oggi?
"Sono fondamentali, perché adesso l’informazione circola anche attraverso quelli. Io mi sono buttata su Instagram e, durante le chiusure, ho iniziato ad aprirmi e parlare anche della mia malattia, del diabete di tipo 1. Molti genitori mi hanno ringraziato dicendo che con le mie storie i loro figli, affetti da diabete, si sentivano meno soli".
Venendo da una piccola realtà, cosa direbbe a chi vuole intraprendere la carriera in tv?
"Buttatevi, non lasciatevi abbattere. Tutt’ora sento la mancanza di Fano, ma i sogni sono fatti per essere inseguiti, non per tenerli chiusi in un cassetto".