Giorno della Memoria, 130 studenti in processione per non dimenticare gli ebrei pesaresi

I ragazzi delle scuole superiori incontrano i parenti degli internati nei campi di concentramento

Giornata della Memoria, gli studenti sfilano in processione per non dimenticare

Giornata della Memoria, gli studenti sfilano in processione per non dimenticare

Pesaro, 27 gennaio 2023 – Una giornata dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto, che ha coinvolto scuole e istituzioni. Oggi, infatti, 130 ragazzi del Liceo Artistico Mengaroni, vestiti di nero e con la stella di David sul petto, hanno intrapreso una processione che dalla loro scuola, passando attraverso il Corso XI Settembre, è arrivata in Piazza del Popolo dove, sui documenti ricordanti gli ebrei pesaresi, è stato posto un mazzo di rose bianche.

A seguire, le iniziative delle altre scuole presentate in Prefettura e dedicate al Giorno della Memoria: “Preghiera e poesia per il viaggio” dell’istituto Santa Marta, “Se questo è un uomo, capitolo 1” del Liceo Mengaroni, “Le tappe della deportazione”, per il Liceo Marconi, “Il ritorno dal viaggio” dell’Istituto Benelli, “Viaggio a Berlino, il Memoriale” ascoltato attraverso i ragazzi del Bramante-Genga, il cortometraggio/intervista del Mamiani “Primo Levi a Pesaro. Paolo Teobaldi racconta, “Il viaggio da Pennabilli, una storia locale” dell’Istituto Cecchi e “Viaggio come salvezza” proposto dalla Nuova Scuola.

Gli studenti, tra qualche presentazione ed un’altra, hanno potuto godere di alcuni brani suonati e cantati dai ragazzi del Conservatorio Rossini. A concludere la giornata, la consegna delle medaglie d’onore ai parenti degli IMI, gli internati militari italiani, pesaresi che sono stati rinchiusi dentro lager e campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale.

Le medaglie, consegnate da parte del Prefetto Emanuela Saveria Greco, sono state donate alla memoria di Alfredo Guidi di Petriano, Mario Isotti di Fano, Ugo Tamburini di Pesaro e Antonio Truffelli di Cagli. Questi soldati ora non ci sono più, ma i loro parenti hanno potuto ricevere l’onorificenza postuma per la lotta al nazi-fascismo.