Pesaro, 4 marzo 2025 – Fari a forma di margherite che quando si illuminano si trasformano in palme dentro la pancia di un’astronave con mille tentacoli come piccoli Aliens. Jovanotti apre la data zero alle 20,57 con la canzone del cartone “Conan il ragazzo del futuro”.

Il grazie a Pesaro. “E’ andata strabenissimo”
L’arrivo sul palco
Sale sul palco con un frac rosso. Dopo due anni lontano dai concerti resta in silenzio e fermo al centro dei riflettori facendosi abbracciare dagli applausi di una Vitrifrigo Arena sold out. Sul grande schermo la scritta “Tutti per uno, uno per tutti”.
La scaletta
Il cantautore apre con “Montecristo”, pezzo che appartiene al suo nuovo album, e dal cielo cala una forma di luce di aereo mentre dietro c’è l’immagine dell’alba del pianeta terra. Poi il palas esplode con il secondo brano “L’ombelico del mondo” e Lorenzo si scatena. Boato. Protagonisti della scena anche i video che scorrono dietro l’orchestra. L’evento si apre con un viaggio che percorre la vita personale e professionale del cantautore di Cortona. Dove tra immagini esotiche e potenza della natura, c’è anche Lorenzo in bici e in ospedale dopo l’incidente di Santo Domingo.
Gli effetti speciali
Gli effetti speciali che accompagnano la performance arricchiscono uno show che diventa un contenitore di contraddizioni che convivono armonicamente. E così Jovanotti assume sul pannello alle sue spalle varie forme. Dall’animazione, al cubismo, alla spiritualità. Il suo viso e il suo corpo diventano mille volti e mille corpi.
Gli ospiti d’onore
Mille vite si muovono e ballano sopra, sotto e di lato in una dimensione aspaziale e atemporale, dove leggerezza, elettricità, romanticismo e rock circolano in un unico bacio musicale. “Grazie di avermi aspettato. Bentornata gente”. Tra il pubblico anche Gianmarco Tamberi, salutato con calore al suo ingresso e Alessandro Baricco a cui Jova dedica la canzone sull’amicizia “Ti voglio un bene dell’anima”.
I fan scatenati
Monica e Gabriella, due sorelle, hanno dormito in auto. E infatti sono state le prime a entrare alla Vitrifrigo Arena. “Veniamo da Milano, seguiamo Lorenzo da una vita, non ci ricordiamo neppure da quando di preciso – raccontano -. Siamo arrivate il giorno prima della data zero a mezzanotte, abbiamo dormito in macchina al freddo e al gelo e alle 6 di mattina eravamo davanti ai cancelli”. Vicino a loro mamma e figlio, Erika e Leonardo, partiti addirittura da Udine.
Trent’anni insieme a Jova
Ci sono anche due pesaresi, Laura e Daniela, che seguono Jovanotti dal 1994: "La prima volta fu al palazzetto di viale dei Partigiani – ricordano -, lui scese con un gancio cantando ’Attaccati alla spina’. Questo è l’11° concerto a cui assistiamo. Abbiamo visto anche il Jova Beach Party, ma è tutta un’altra cosa, non vedevamo l’ora che tornasse in un palazzetto”. Le due amiche sono in fila dalle 15, si sono attrezzate con sgabello, panini e uova sode. Accanto a loro due fidanzati di San Benedetto del Tronto, Chiara e Daniele. “Per me è l’ottava volta – spiega Chiara -, per Daniele la seconda, io a Jova lo seguirei ovunque. Daniele? Lui segue me. Sono due anni che Lorenzo non sale su un palco. Gli saremo mancati, come lui a noi”. In attesa di entrare, per terra, tra spritz e patatine portate rigorosamente da casa, varie ragazze, di provenienza mista: Maria Teresa da Bertinoro, Marianna e Celeste, mamma e figlia di Fano, Lea di Napoli. "Il mio primo concerto è stato 35 anni fa – sottolinea Marianna -, ho poi trasmesso la mia passione a mia figlia Celeste. Anzi lei adesso è ancora più fissata”.
"Il papà di Lorenzo come testimone di nozze”
Attaccate alla transenna, delle siciliane scatenate: Anita, Giusybel, Manuela, Stefania, Laura. Hanno preso l’aereo da Palermo e Messina. “Io – afferma Anita che viene da Piana degli Albanesi - ho avuto al mio matrimonio il papà di Lorenzo come testimone. Jova non è potuto venire perché lo stesso giorno è partito per raggiungere la figlia Teresa negli Stati Uniti”.
“Ho già visto 147 concerti di Jovanotti, e non mi fermerò”
C’è anche una rappresentanza dal Molise. Poi Cristina da Fabriano e Stefania da Torino: “Siamo un centinaio di fans che abitano in più parti d’Italia. Prima di ogni concerto ci sentiamo su whatsapp e ci accordiamo per vederci al palas. Praticamente è un fans club non ufficiale”. Tra loro Silvia di Cesena che ha visto finora 147 concerti di Jovanotti: “Stanca? Affatto, ho già comprato i biglietti di tutte le tappe del tour”.