BENEDETTA IACOMUCCI
Cultura e spettacoli

Maneskin in concerto a Pesaro accendono i 10mila dell’Astronave

Trionfale data zero per il tour della band: da ‘Zitti e buoni’ a ‘Coraline’ per due ore di grande spettacolo alla Vitrifrigo Arena

Pesaro, 24 febbraio 2023 – Ore 21.15, parte il riff. Le sagome dei Maneskin si stagliano sul sipario rosso, un ritmo convulso e febbrile accende la miccia. Dinamite pura che manda i diecimila dell’astronave letteralmente fuori di testa (qui il video dei fan). Inizia cosi, con l’inno di chi non vuole dormire, la serata epica dell’arena. Poi il sipario si lascia cadere e dopo il metallo pesante e la voce graffiante di Damiano, ecco che finalmente si mostrano. Vestiti di bianco, riempiono un palco enorme ma che sembra non riuscire a contenerli. E poi quel giro di note di Zitti e buoni  che è un po’ lo Smoke on the water del terzo millennio. E il palazzo letteralmente esplode.

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"Ciao Pesaro come va?", dice Damiano. "Fate un po’ di casino!". E il pubblico sta al gioco. Ci sono ragazzi, cinquantenni, intere famiglie con i bambini. Il colpo d’occhio è incredibile. Non hanno lasciato un solo spiraglio libero in quel palas che aspettava la data zero da due anni.

Poi le luci si abbassano, l’atmosfera si fa più intima e un fascio di luci blu avvolge Damiano che intona Coraline. L’arena brilla di cellulari accesi, migliaia di schermi si accendono, piccole luci che anelano a ritagliarsi un pezzetto di sogno da conservare per il giorno dopo. Ma ieri sera intanto erano lì. E per loro Damiano a un certo punto scende dal palco, abbraccia la prima fila adorante, e da vera rockstar si getta sul pubblico, facendosi cullare da una selva di braccia che all’istante si alzano pronte a sostenerlo.

Lo show raggiunge l’apice con Beggin’, "una canzone che ha rotto sia a noi che a voi, ma ci piace tanto" si schermisce Damiano. E il pubblico canta, balla, non si risparmia. Incredibile il disegno di luci, con Damiano che a un certo punto afferra una potente lampada con cui illumina, lui solo, tutti i settori dell’arena, irraggiando fasci di luce come un faro ambulante.

Poi arriva anche il fuoco, sulle note di Gasoline. E ancora, da un’emozione all’altra, lo show mescola frenesia e dolcezza, quando Damiano e Thomas salgono sul piccolo palco alle spalle dei fonici, e offrono l’incanto dei migliori pezzi in chiave acustica, da Torna a casa fino alla cover di Amandoti .

Se la data zero è una sorta di prova generale, dove mettere a punto ogni secondo dello show, evitando sbavature o contrattempi, l’impressione è che ci sia ben poco da correggere. La macchina è oliatissima, l’affiatamento sul palco è tangibile. Persino sul finale temerario, quando la band rinnova, per l’ultima canzone in scaletta, quello che definisce un rito a cui può prendere parte solo chi è davvero ‘on fire’: una quarantina di adepti raccoglie l’invito e si scatena sul palco condiviso con le star.

Dopo Eric Clapton e Carlos Santana, i Maneskin hanno scritto un’altra grande pagina di rock a Pesaro.