Raphael Gualazzi firma la sigla del Giro d’Italia: “Amo il ciclismo da sempre”

Il cantautore urbinate è l’autore delle note che accompagnano la Corsa rosa. “Questo sport è come la vita, che ti offre un continuo di saliscendi e di possibilità”

Raphael Gualazzi

Raphael Gualazzi

Urbino, 18 aprile 2023 – Un Giro firmato Raphael Gualazzi. Ma non sono i 33 giri del long playing: è il Giro d’Italia, di cui il musicista urbinate firma la sigla. Una collaborazione, quella con la corsa rosa, cercata dalla tv nazionale, anche per lo spot che è in onda in questi giorni su tutte le reti. Ma il legame di Gualazzi con le due ruote nasce ben prima della collaborazione con la Rai: “Amo il ciclismo da sempre - confessa Gualazzi - sia come semplice cicloamatore, che usava la bici da ragazzo per spostarsi e ora, quando può, pedala in mountain bike sulle colline marchigiane, sia come appassionato. È una disciplina che ha il pregio di essere individuale e di squadra insieme, che ti rende più forte attraverso le sconfitte, che poi sono le vere vittorie: senza retorica, è come la vita, che ti offre un continuo di saliscendi e di possibilità. Nella vita, e nel ciclismo, anche se perdi una pedalata, hai tempo per recuperare, a patto di non mollare mai”.

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"Ricordo – continua Gualazzi – che rimasi letteralmente rapito dalla potenza in volata di Mario Cipollini, che vidi vincere a Marotta, sul lungomare pesarese, nel 1995, quando assistetti alla mia prima tappa dal vivo del Giro d'Italia. E poi ho tifato per tanti campioni, da Pantani a Bettini fino a Vincenzo Nibali. Da quel giorno, insomma, il Giro, che è insieme la storia dello sport ma anche la storia del nostro Paese, è diventato un appuntamento fisso, da telespettatore”.

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Da questo mix di ricordi ed emozioni è nata la composizione musicale: “Ero in studio - racconta - e stavo provando alcuni brani che sto portando in concerto in queste settimane. All'improvviso mi è venuta in mente una bici, e allora ho girato lo spartito e ho scritto, sul foglio bianco, le parole della sigla. Solo dopo l'ho musicata”. Ne è uscita una composizione fortemente passionale, con immagini e sensazioni in un crescendo emozionale, fino all’esplosione di gioia finale, proprio come una tappa del giro, che mescola sofferenza e fatica, dolore e gioia, disperazione e sorrisi. Un appuntamento che, per Raphael e per tutti gli appassionati, si rinnoverà anche quest'anno, dal 6 al 28 maggio, ogni giorno, sui canali Rai, in tv e alla radio.

"Ci sono parecchie similitudini tra la musica e il ciclismo – conclude Gualazzi -: entrambi sono una delle più belle espressioni della mente umana, in una costante ricerca di autenticità. E forse è proprio questo essere 'veri’ che rende i ciclisti così amati”.

Primo appuntamento con il Giro: la cronometro da Fossacesia a Ortona, i diciannove chilometri sulla Costa dei Trabocchi che assegneranno la prima maglia rosa.