NICOLA PETRICCA
Cultura e spettacoli

Valentino Rossi compie oggi 46 anni: un numero, una leggenda

Compleanno del Dottore: stampato sulle moto e sui caschi il numero ha accompagnato la sua carriera in pista. “Simboleggia la mia grande, incredibile avventura”. Lo scelse imitando il padre

Valentino Rossi compie oggi 46 anni: un numero, una leggenda

Pesaro, 16 febbraio 2025 – Due cifre, una leggenda: 46. Ed è una leggenda dalla doppia valenza. Perché sono gli anni che compie oggi Valentino Rossi, ed è il numero stampato sulle sue moto e sui suoi caschi in una carriera che lo ha visto per 9 volte campione del mondo della moto Gp. Quel numero Vale, oggi padre di due bimbe, lo scelse imitando il padre Graziano e un allora semisconosciuto pilota giapponese, Norifumi Abe, le cui manovre lo folgorarono da giovanissimo.

Un giovane Valentino accanto al numero che lo ha sempre accompagnato
Un giovane Valentino accanto al numero che lo ha sempre accompagnato

Abbandonato ai tempi dei campionati italiano ed europeo, lo riprese nel mondiale, decidendo di tenerlo dopo aver scoperto che la prima vittoria del padre Graziano nel Motomondiale, ottenuta nel 1979 (anno di nascita di Valentino, a proposito di cabala) fosse arrivata con il 46 sulla carena.

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“Quel numero racchiude la mia carriera, in parte anche la mia vita. Di sicuro simboleggia la mia grande, incredibile avventura”, ha scritto nella propria autobiografia. Con il 46, Valentino ha infranto un’infinità di record. Nove sono i Mondiali ottenuti, ma si è sempre rifiutato di mettere sulla carena il numero 1 del vincitore. Un abbinamento benedetto anche dalla sorte, che gli donò la vittoria numero 46 a Donington Park, nel 2002, in occasione del suo 100° Gran premio. L’associazione di idee, per i suoi tifosi, fu ovvia e così, al termine della gara, il 46 divenne per un giorno 46%. Proprio ad Abe, Rossi deve anche il primo soprannome, Rossifumi, diventato poi Valentinik al salto nella categoria 250 e The Doctor dalla 500. La grande delusione della carriera l’ha maturata non riuscendo a centrare il decimo Mondiale, il decimo sigillo, o il decimo anello, per fare un analogia con gli sport americani, dove, al campione, è assegnato un anello in segno di vittoria. L’ultima volta che ebbe occasione di arrivare a 10, nel 2015, accadde il fattaccio con Marc Marquez e proprio da Pesaro partì l’onda di solidarietà nei suoi confronti, per provare a spingerlo verso una quasi impossibile impresa – poi rimasta incompiuta – nell’ultima gara, a Valencia: alla Vitrifrigo Arena, Cesare Cremonini si presentò in concerto indossando una maglia gialla con scritto “Io sto con Vale”. Forse, quell’ultimo dito rimasto nudo potrebbe presto riempirsi, stavolta però non in senso sportivo. Con la famiglia creata insieme a Francesca Sofia Novello che pare sempre più solida, a Rossi è stato chiesto spesso di un eventuale matrimonio e lui non si è buttato via, anzi. Inoltre, la sua compagna proprio in questa settimana ha raccolto al volo il bouquet lanciato dalla sposa durante un matrimonio a Ravenna: che Valentino sia grande abbastanza per un nuovo titolo, stavolta non quello di “Dottor Rossi” o di “campione del mondo”, bensì di “Signor Rossi”?