Pesaro, 23 febbraio 2011 - In un momento in cui molte aziende chiudono o licenziano, ci sono giovani che decidono di aprire e assumere, sfidando la crisi e andando controcorrente con passione e dedizione per il lavoro. E’ il caso di Christian Ceccolini, 35 anni (talentuoso calciatore tra i dilettanti) e di sua moglie Alina, 23, imprenditori che hanno deciso di scommettere su un settore, il tessile, notoriamente in crisi anche per la concorrenza cinese, aprendo una ditta che produce collezione di campionari per abbigliamento e aziende di arredamento. L’impresa che occuperà i capannoni che furono di Rossana (gruppo Febal) e di proprietà di Canti e Pedini.

Christian, perché fare impresa nel tessile proprio adesso?

"Credo che per i campionari per il settore industriale ci sia ancora spazio: tessuti per abbigliamento, divani, imbottiti. Vogliamo avviare un’attività di servizio: le aziende che hanno bisogno di campionari, invece di creare un settore interno con spese di assunzione, possono avvalersi di realtà specializzate come la nostra".

Quando sarete operativi e assumerete personale?

"Oggi viene costituita la società, ai primi di marzo saremo operativi: ho già iniziato le selezione di personale che sceglierò dalle liste di mobilità. Cerco professioni che vengono dal tessile, persone che sanno cucire. Per ora partiamo con quattro o cinque dipendenti".

Non teme la concorrenza?

"Ci sono poche aziende competitor nel settore e quindi vediamo spazio".

E con i cinesi come la mettiamo?

"Non ci sono i cinesi che si occupano di questo servizio perché è un lavoro di precisione, di qualità. Parliamo di numeri, codici, colori, qualità della manualità che solo noi con la nostra conoscenza riusciamo a dare. Infatti voglio manodopera italiana, persone che hanno voglia e che mi diano affidamento. Credo ancora molto nel made in Italy e nel nostro know how".

Ci vuole coraggio...

"Per indole vado controcorrente. La crisi si affronta con la forza delle idee e con la volontà. Già nel 2004 ho fatto esperienze di carattere commerciale ed ho avuto un’altra felice esperienza dal 2006 al 2009 aprendo un’altra attività: sempre nei settori dei complementi di arredo rifornivo le aziende come Scavolini, Berloni, Lube, Mercantini".

Che fine ha fatto questa azienda?

"Ho ceduto le quote e ora voglio ripartire con la mia famiglia, per mia moglie Alina e per la mia bimba di 16 mesi. Credo che la famiglia sia il punto da cui ripartire, da cui trovare la forza per fare qualcosa di importante anche nel lavoro. Io ho fiducia". Chi vuole può inviare il proprio curriculum a: christianceccolini@gmail.com