La Benelli non soffre il crollo Usa. "Conti ok, continuiamo a investire"

Fatturato a 104 milioni per l’azienda di armi: bene Russia e Germania

Uno stand della Benelli Armi

Uno stand della Benelli Armi

Urbino, 4 aprile 2018 - Il forte arretramento sul mercato statunitense per la Benelli Armi (nel 2017 c’è stato un calo delle vendite del 33%), non è andato ad intaccare il fatturato di un’azienda che ha sfiorato i 104 milioni di euro. Esattamente quelli del 2016, recuperando grazie alla crescita di altri mercati come la Russia e la Germania, che hanno segnato un più 22%. «Benelli ha mantenuto il fatturato dell’anno precedente conseguendo anche importanti risultati reddituali – commenta il presidente Luigi Moretti –. Nel 2018 proseguiremo nel processo di internazionalizzazione e di investimenti produttivi e in ricerca e sviluppo, con una attenzione particolare per i settori strategici, che stiamo sviluppando per aumentare l’automazione e la trasformazione dei processi».Una scelta avviata da tempo da questa azienda che produce armi, da caccia e per la difesa, e che occupa 271 persone. Perché lo scorso anno Benelli Armi ha effettuato investimenti per oltre 5 milioni di euro, di cui il 60% destinato a nuovi macchinari ed impianti per la produzione, il 20% per attrezzature per nuovi prodotti, il restante al miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro ed anche per i software aziendali.

Come sarà il 2018? L’azienda vede migliorare i parametri con tutti i mercati in ripresa, anche nei prossimi mesi. «Ma rimane una situazione di incertezza diffusa – dice Moretti –, caratterizzata, dalla componente politica e amministrativa». E su questo fronte parlando proprio del mercato americano si aggiunge: «Gli Stati Uniti sono impegnati ad assorbire le iniziative spesso sorprendenti del loro nuovo presidente». Sulla scorta di questi scenari «i risultati di Benelli per il 2018 saranno ancora strettamente legati alle esportazioni e alla capacità di promuovere le novità diffondendole a tutti i livelli possibili».

Proprio su questo si è incentrata la presenza dell’azienda urbinate nell’ultima fiera di Francoforte dove, entrando nelle discipline Sporting e Compak, ha presentato un sovrapposto 828 U Sport «che permette al tiratore di regolare il fucile secondo le proprie esigenze, in modo semplice e innovativo». Così come una delle novità del mercato del 2018 sarà il Raffaello Be Diamond, un fucile da caccia, che sulla base di uno speciale trattamento, ha la canna più resistente. Un mondo che non riguarda solamente la caccia ma anche lo sport perché nell’ultimo mondiale di tiro dinamico il fucile M2 SP, che ha avuto buone performance di vendita sia in Polonia che nelle Filippine, è stato utilizzato da 600 tiratori su 750 partecipanti al titolo iridato, conquistando 8 medaglie nell’individuale sulle 12 totali e 8 ori su 10 nella competizione a squadre. Come ha fatto la Benelli a compensare il crollo del mercato americano sia nell’ambito delle armi sportive che in quelle per la difesa? «Abbiamo migliorato la nostra quota di mercato mantenendo la posizione di leader – afferma una nota – per i fucili semiaumatici con un venduto superiore del 5% rispetto a quello del 2016. In Europa l’attività si è svolta con regolarità rafforzando le nostre posizioni, per cui il risultato complessivo presenta un incremento del 3% per i semiautomatici e di un 7% per le carabine rispetto al 2016. In particolare è cresciuto il mercato interno, ma siamo andati bene anche in Gran Bretagna, Francia e Canada».