ALICE MURI
Economia

Cassa integrazione da record: l’aumento è del 32%. Donne travolte dal precariato

I dati confermano il calo delle assunzioni e l’esplosione degli ammortizzatori sociali. Poi ci sono i contratti a chiamata: per le lavoratrici sono il triplo rispetto agli uomini

Cassa integrazione da record: donne colpite dal precariato

Cassa integrazione da record: donne colpite dal precariato

Pesaro, 1 maggio 2025 – Occupazione in calo, lavoro sempre più precario e richiesta di ore di cassa integrazione in forte aumento. E’ questa la situazione del mercato del lavoro che emerge nella nostra provincia nel 2024 e nei primi tre mesi del 2025 il trend sembra purtroppo confermarsi.

Se si analizzano i dati di Unioncamere infatti, lo scorso anno gli assunti a Pesaro e Urbino sono stati 26.440, mentre nel 2023 erano stati 28.800, con un calo dell’8,1%. Su il totale di assunzioni 2024, 4.680 sono stati i contratti a tempo indeterminato, mentre 18.470 quelli a tempo determinato (cioè circa il 70%).

Una situazione, quest’ultima, che si conferma ormai da tempo visto che stando sempre ai dati di Unioncamere (che prende in esame una serie storica a partire dal 2017), già otto anni fa, su 23.220 assunzioni poco più della metà era a tempo determinato. Nel 2024 calano tutte le tipologie di assunzioni rispetto al 2023, compresi i contratti di apprendistato e quelli a chiamata. E in merito a questi ultimi, tra le forme più precarie, colpisce il dato che riguarda la differenza tra il numero di assunti a chiamata suddivisi per genere femminile e maschile: le donne hanno circa il triplo di contratti a chiamata rispetto agli uomini.

Rimanendo in tema di precarietà, non va meglio ai giovani sotto i 29 anni: nel 2024, su 4.680 contratti a tempo indeterminato, solo circa il 17% riguarda i ragazzi, mentre il restante è dedicato ai lavoratori dai 30 anni in su. I dati di Unioncamere prendono in considerazione anche gli assunti per settore.

A farla da padrone, nella nostra provincia, è storicamente il settore dell’industria, con un totale di 8.320 assunti nel 2024. Segue il turismo, con 7.290 assunti, quello del commercio con 3.130 e delle costruzioni con 2.070 nuovi assunti. Il maggior numero di contratti a tempo indeterminato riguarda l’industria, mentre quelli a chiamata riguardano per la quasi totalità il settore del turismo.

Oltre all’occupazione in netto calo, pesano anche le richieste di ore di cassa integrazione da parte delle aziende della nostra provincia. Nel 2024 le ore autorizzate Cig (secondo i dati Inps) nella provincia di Pesaro e Urbino sono state circa 6 milioni e mezzo, mentre l’anno precedente erano state circa 4,9 milioni. Un aumento del 32%, che non si vedeva ormai da anni escludendo il 2020 e 2021, anni in cui a causa della pandemia di Covid il ricorso alle ore di cassa integrazione era aumentato vertiginosamente per far riuscire a far fronte all’emergenza.