Pesaro, l’allarme dei commercialisti. "Una professione a grave rischio"

Convegno dell’associazione nazionale all’Hotel Mercure

Maria Vittoria Tonelli, consigliera di amministrazione Cassa di previdenza commercialisti

Maria Vittoria Tonelli, consigliera di amministrazione Cassa di previdenza commercialisti

Pesaro, 5 ottobre 2018 - Commercialisti, allarme occupazione. Nella categoria cresce la preoccupazione per la possibile chiusura di molti studi professionali: una prospettiva che coinvolgerebbe anche tanti professionisti marchigiani, oltre ai dipendenti e ai collaboratori. A spiegare la situazione è Maria Vittoria Tonelli, consigliera di amministrazione della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e presidente dell’Associazione nazionale commercialisti di Pesaro e Urbino, promotrice del Congresso nazionale, da questa mattina all’Hotel Mercure di viale Trieste.

Presidente Tonelli, cosa sta accadendo?

«Con la fatturazione elettronica e con ulteriori cambiamenti normativi l’amministrazione finanziaria sta avocando le competenze fiscali dei commercialisti. Secondo i dati della Fondazione Commercialisti Italiani il 77% dei colleghi basa la propria attività nell’area contabile e fiscale: il processo di disintermediazione selvaggia che l’amministrazione finanziaria sta portando avanti, soprattutto per gli effetti della fattura elettronica, metterà questi professionisti in enorme difficoltà. In occasione del congresso di Pesaro il presidente nazionale dell’Anc, Marco Cuchel, lancerà proprio questo allarme, che coinvolge anche tanti commercialisti marchigiani».

Quali saranno gli impatti di questa situazione?

«I rischi sono molteplici, e vanno dalla chiusura di molti studi alle difficoltà che tanti altri si troveranno ad affrontare. Un problema che coinvolge anche dipendenti e collaboratori. Il governo non può non tenere in considerazione questi rischi, anche perché, se per i lavoratori dipendenti sono comunque previsti gli ammortizzatori sociali, il discorso non vale per i professionisti, che si troverebbero quindi senza entrate da un momento all’altro».

C’è pure un rischio previdenziale.

«Certamente: un crollo dei redditi porta con sé meno consumi e, in prospettiva, anche una diminuzione dei futuri assegni pensionistici, con tutto quello che da questo calo può scaturire. Siamo di fronte ad una vera e propria bomba sociale».

Quali sono le prospettive con la fatturazione elettronica?

«L’Associazione Nazionale Commercialisti sta cercando di agevolare i colleghi attraverso la creazione di una piattaforma dedicata a questo servizio. Auspichiamo senz’altro una sempre maggiore efficienza di corretti sistemi di controllo, nell’esclusiva ottica della trasparenza e del rispetto di cittadini. Ma è fondamentale che il legislatore e l’amministrazione finanziaria capiscano che il ruolo dei professionisti risulta determinante per il buon esito dei processi di trasformazione in atto».

In questo contesto, ci sono anche note di speranza grazie ad una nuova professione.

«Gli aspetti positivi provengono da nuova figura professionale, quella dell’esperto contabile. Si tratta di una professione rivolta ai più giovani: un contabile moderno che affronta le problematiche in maniera diversa, rispondendo così alle esigenze del mercato. E’ fresco di studi e per questo motivo stiamo lavorando molto nelle scuole per far conoscere le opportunità».

Che ci sono.

«La nuova economia richiede – conclude Maria Vittoria Tonelli – figure professionali specializzate, ed è in questo contesto che si muove l’esperto contabile, un professionista che sa svolgere un’attività di servizio e consulenza rispetto alla tenuta e redazione dei libri contabili, fiscali e del lavoro, del controllo della documentazione contabile, della revisione e certificazione contabile per poter competere in un’economia sempre più globalizzata. Un’opportunità per i nostri giovani».