Coronavirus Pesaro Fase 2. Biesse, Profilglass e Vitri ripartono

Nella multinazionale occupati 500 dipendenti, su oltre 2mila. Ha chiesto il riavvio anche Benelli Armi di Urbino

Al lavoro alla Biesse

Al lavoro alla Biesse

Pesaro, 28 aprile 2020 - "Stiamo cercando di capire e di interpretare le ultime disposizioni del Governo - dice Lorena Fulgini, responsabile del settore mobile arredo di Confindustria - perché si dà la possibilità di aprire le aziende, ma solo quelle che hanno come attività prevalente l’esportazione. Cosa vuol dire? Noi abbiamo interpretato sopra il 50 per cento del fatturato. Ma è una nostra interpretazione di un documento arrivato intorno alle 22, per cui abbiamo inviato mail al Prefetto per avere delucidazioni per poter ripartire".

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Quindi Scavolini che viaggia intorno al 25% di export? "Potrebbe rimanere fuori anche se si parla anche di quelle aziende che hanno un alto valore per l’immagine del made in Italy". Questa la situazione di ieri mattina nell’ambito del mobile arredo, seconda forza economica e occupazionale della manifattura provinciale, che sulla base dell’ultimo decreto potrebbe riaprire i cancelli delle fabbriche "anche se in questo momento - continua Lorena Fulgini - si parla soprattutto di riorganizzazione del lavoro, di dispositivi di sicurezza. Si parte quindi con una forza lavoro limitata e poi l’attività di molte aziende è strettamente legata a quello dei fornitori e dei terzisti che devono anche loro riaprire e tornare in produzione". Non si hanno invece dati riguardo alle commesse che sono state perse "anche perché questo è un dato che nessuno ci ha segnalato", conclude Fulgini. Nella sostanza da ieri hanno ripreso a produrre anche le industrie del mobile arredo: si stima solamente nell’ambito di Confindustria, una cinquantina le aziende che si stanno rimettendo in moto tenendo conto che poi la riproduzione riparte per tutti a partire dal 4 di maggio. "L’importante in questo momento - dice il presidente di Confindustria Mauro Papalini - è non perdere le commesse estere anche legate ai contract, senza tenere conto che alcuni mercati come quello dell’Arabia Saudita dove attualmente è tutto aperto. Perché il rischio vero è quello di perdere quote di mercato in favore della concorrenza".  

Un po’ più complessa ed articolata la situazione per quello che riguarda la meccanica dove il 30 per cento delle fabbriche della componentistica lavora per l’export, prevalente per la Germania. Da ieri si è rimessa in moto la Biesse anche che se, per questa ripartenza, occuperà 500 dipendenti, su un totale di oltre 2mila solo su Pesaro, ai quali occorre aggiungere altri 150 occupati alla Hsc. Lavora anche se a scartamento ridotto anche tutto il gruppo Vitri, così come la Profilglass a Fano. Ha chiesto di ripartire anche la Benelli Armi di Urbino che ha molto del suo fatturato legato alle esportazioni.  

Comunque complessivamente sul tavolo della prefettura nell’arco di queste settimane sono arrivate circa tremila domande da parte di imprenditori, grandi e piccoli, che hanno chiesto di tornare in produzione. Di queste oltre 1200 domande riguardavano comunque una specie di pulizie di… Pasqua, come la sanificazione dei locali, la manutenzione degli impianti produttivi, l’attività di vigilanza. Secondo una stima della camera di Commercio regionale circa il 50 per cento delle fabbriche della provincia sta lavorando.  

m.g.