Venduta Eden Viaggi al gruppo Alpitour

Nasce un tour operator italiano da due miliardi di giro d’affari. Nardo Filippetti mantiene gli alberghi in Italia, compreso quello con la Juve a Torino

Nardo Filippetti, presidente di Eden Viaggi, ha ceduto l’azienda

Pesaro ,nuova sede apa albergatori,Nardo Filippetti

Pesaro 9 aprile - Il dado è tratto. Eden Viaggi passa al gruppo Alpitour. Il tour operator pesarese, creato da Nardo Filippetti, entrerà a far parte della società torinese.

Si parlava da settimane di questo possibile affare, anche se l’imprenditore pesarese veniva dato in trattativa con il gruppo spagnolo Barcelò che aveva annunciato di voler arrivare in Italia per competere direttamente con Alpitour.

Niente da fare: «Siamo felici di accogliere Eden Viaggi all’interno della nostra grande famiglia – dichiara Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour – perché conosciamo la storia di questo celebre marchio italiano e il valore del suo management. All’interno del nostro gruppo metteremo a disposizione risorse e competenze per renderlo sempre più forte e attrattivo sul mercato dei viaggi».

Infatti il passagigo di proprietà riguarda solo il tour operator, il numero due in Italia, con tutti i suoi marchi, compresi Turisanda e Hotelplan, non la dozzina di alberghi gestiti in Italia da Nardo Filippetti, che manderrà la proprietà anche dell’immobiliare.

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«Sono orgoglioso di aver raggiunto questo accordo con il Gruppo Alpitour – spiega Nardo Filippetti – perché significa consentire al marchio Eden di proseguire il suo percorso nel solco della grande tradizione dei tour operator italiani. Sento inoltre di dare in questo modo il mio personale contributo alla costruzione di un grande gruppo europeo».

L’operazione, di cui non sono state rese note le cifre, verrà formalizzata nei prossimi mesi, quando saranno concluse le procedure burocratiche e verrà dato il via libera da parte dell’Antitrust: con questa acquisizione infatti il primo tour operator italiano sta acquisendo il numero due per fatturato.

Si crea un colosso da due miliardi di euro di fatturato potenziale nel 2019: «Capace – aggiunge Filippetti – di competere in modo più efficace con i grandi player del mercato turistico europeo. Arrivati a certe dimensioni bisogna per forza di cose rilanciare. E ci vogliono uomini, risorse e mezzi». E aggiunge: «Devo dire che l’offerta è stata molto interessante e non ci è voluto molto a convincermi a dire sì. Sono orgoglioso di aver raggiunto questo accordo».

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