ALICE MURI
Economia

Esplode la cassa integrazione: "Si profila una crisi importante"

La fotografia della Cgil su dati Inps. L’aumento sul 2023 è del 48,5% pari a 3,4 milioni di ore richieste

Pesaro, 4 novembre 2024 – Esplodono le richieste di ore di cassa integrazione da parte delle aziende nella nostra provincia. Secondo i dati diffusi dall’Inps, elaborati dall’ufficio studi Ires della Cgil Marche, nel periodo gennaio-settembre 2024 sono state richieste e autorizzate complessivamente 4,2 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 48,5%.

Secondo i dati Inps, sono state 3,4 milioni le ore richieste di cassa integrazione ordinaria richieste in provincia, 789mila quelle di solidarietà ed oltre 18mila quelle per riorganizzazione e crisi aziendale (foto d’archivio)
Secondo i dati Inps, sono state 3,4 milioni le ore richieste di cassa integrazione ordinaria richieste in provincia

Per rendersi conto della crisi che sta vivendo in questi mesi il nostro territorio (e nelle Marche dove l’aumento si attesta al 45%), basta confrontare i dati che si registrano nel nostro Paese, dove la crescita di ore di cassa integrazione segna un +20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nel Centro Italia l’aumento è del 4,4%.

Nello specifico, secondo i dati Inps, sono state 3,4 milioni le ore di cassa integrazione ordinaria richieste in provincia, 789mila quelle di solidarietà ed oltre 18mila quelle per riorganizzazione e crisi aziendale. A farne le spese sono i settori manifatturieri che caratterizzano maggiormente il territorio, cioè la meccanica e la metallurgia, nonché il settore legno. Tengono al momento terziario ed edilizia.

"C’è una grande preoccupazione per quanto sta accadendo - dice Roberto Rossini, segretario della Cgil di Pesaro e Urbino – e le aziende del nostro territorio, di fronte all’impossibilità di prevedere il volume di ordinativi per i prossimi messi, vivono nell’assoluta incertezza del futuro. Tutta questa situazione porta le imprese a fare richiesta per poter utilizzare le ore di cassa integrazione, anche in maniera preventiva, per poi magari utilizzarne concretamente anche meno qualora si trovino di fronte ad ordinativi migliori rispetto a quanto preventivato".

"In ogni caso, l’andamento dei dati dell’utilizzo della cassa integrazione, nonché i contratti di solidarietà – aggiunge Rossini – fanno emergere evidenti criticità del nostro tessuto produttivo e a rimetterci sono i lavoratori che si ritrovano con stipendi inferiori (essendo in solidarietà o cassa integrazione) di fronte però ad un’inflazione che si è mangiata il potere d’acquisto. Oggi siamo di fronte a segnali molto preoccupanti, che potrebbero sfociare anche in una crisi molto importante".

"A pesare maggiormente sul settore della meccanica è la crisi del mercato tedesco, le cui conseguenze ricadono anche nel nostro territorio. Tiene l’edilizia, ma con la rimodulazione dei bonus sulla casa, dal prossimo anno potrebbe cambiare tendenza. Di fronte a questo quadro – conclude il segretario della Cgil di Pesaro e Urbino –, le aziende pesaresi dovranno trovare il modo di mantenere quote di mercato sia interno che estero, nonostante la concorrenza in atto da parte dei mercati emergenti".