Fase 2 Urbino. "Ansia per l'economia della città. Ecco le nostre proposte"

Le associazioni di categorie, tutte unite, scrivono al sindaco Gambini

Urbino via Raffaello, centro storico

Urbino via Raffaello, centro storico

Urbino, martedì 29 aprile 2020 - Le associazioni di categoria di Urbino unite propongono interventi concreti: “Noi siamo disponibili alla collaborazione”, dicono Confcommercio, Confesercenti, AssComm Commercianti Urbino, Cna, Confturismo Urbino, Associazione Guide Turistiche Specializzate Urbino Ducale, Consorzio Urbino e il Montefeltro, per la prima volta insieme.

Tutte le associazioni di categoria e gli operatori della filiera turistica scrivono al sindaco di Urbino Maurizio Gambini lanciando una serie di proposte concrete per la ripresa nella fase 2 del post Coronavirus, dopo un incontro tenutosi in videoconferenza alla presenza del sindaco e dell'assessore al turismo De Crescentini. Le proposte per una serie di interventi urgenti sono: creare una unità di crisi su Università, turismo e accoglienza con la partecipazione dell'amministrazione comunale, le associazioni di categoria, il Rettore dell'Università, la direzione dell'Erdis, la direzione del Palazzo Ducale, il presidente Accademia Raffaello, il priore Oratori San Giovanni e San Giuseppe; ottenere la sospensione per un anno di tutte le scadenze dei tributi locali, la decurtazione della Tari per il periodo di chiusura delle attività (che tra l'altro come specifica anche la normativa è un intervento legittimo), la riduzione della pressione amministrativa in capo alle aziende, la riduzione delle tariffe Imu e Tari a favore degli albergatori e categorie esercenti in difficoltà; prevedere un ristoro economico percentuale nei confronti delle strutture ricettive dell’imposta di soggiorno versata e non ancora spesa, il rilancio degli eventi per Raffaello '500 anche nel 2021.

“In linea generale è fondamentale che il Comune elabori le linee guide ed i progetti relativi a risoluzione problematiche accoglienza turistica e promozione della città. Quando il turismo ed il commercio ripartiranno dobbiamo essere tutti pronti ed informati. Ognuno deve fare la sua parte”, concludono le associazioni di categoria.

l.o.