Fattura elettronica Pesaro, falsa partenza. Disagi e proteste

Avvio nel caos. La novità sta creando problemi a non finire

Agenzia delle Entrate (foto repertorio)

Agenzia delle Entrate (foto repertorio)

Pesaro, 9 gennaio 2019 - Falsa partenza per la fattura elettronica, l’obbligo fiscale nello scambio di beni e servizi tra soggetti privati scattato dall’inizio anno per combattere l’evasione dell’Iva. L’avvio è decisamente faticoso. Almeno a giudicare dalle difficoltà incontrate per inserire le prime fatture nel sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate, anche a causa di sistemi software non compatibili con la piattaforma utilizzati da alcuni contribuenti. Le voci più critiche arrivano dalle associazioni dei professionisti.

«I disagi lamentati sono molteplici – spiega il Dott. Paolo Balestieri, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pesaro-Urbino - Molti operatori, ad esempio ristoratori ed albergatori, non sono ancora riusciti ad avviare la procedura perché per loro è necessario anche l’acquisto dell’hardware, in quanto il solo software non risulta sufficiente. Come commercialisti avevamo caldeggiato un inserimento graduale di questo adempimento a seconda delle caratteristiche dimensionali dell’imprenditore, ma non siamo stati ascoltati». Il presidente dei commercialisti pesaresi sottolinea che la categoria non è contraria a forme di innovazione tecnologica, ma a condizione che tutti siano nella situazione di potervi fare fronte.

«Invece – spiega Balestieri – nelle nostre zone ci sono tante piccole realtà imprenditoriali gestite da persone che non hanno alcuna confidenza con la tecnologia e soprattutto con i problemi di connessione ad Internet. E’ bene ricordare che, specialmente fuori dai centri abitati, la banda larga costituisce un vero e proprio miraggio». A sottolineare le complicazioni incontrate soprattutto dai «piccoli», micro-imprese costituite da una sola persona e artigiani in particolare, è anche Alba Pazzaglini, presidente provinciale dei Consulenti del lavoro. «In questo momento i miei clienti sono tutti abbastanza spaventati – riferisce - Molti non sono assolutamente informatizzati, qualcuno ha acquistato il pc da poco. Andare a dire loro che non possono più fare la fattura cartacea, ma si devono avvalere del computer, è un dramma. Per questo avevamo chiesto di far slittare questo adempimento almeno di un anno, considerando il 2019 un periodo di prova, ma per ora la risposta è stata quella di eliminare per il primo semestre del 2019 le sanzioni per la mancata o ritardata fatturazione. Hanno detto che saranno comprensivi, ma non so cosa significa questa espressione».

La preoccupazione serpeggia anche tra gli associati della Cna. «Si avverte che sarà un cambiamento epocale, che il Grande Fratello entra nella nostra vita» afferma il funzionario Gabriele Magi annunciando nel corso del mese una serie di incontri, che si aggiungono a quelli già organizzati tra i mesi di novembre e dicembre, per consentire a tutti di essere operativi al 100 per cento. «La previsione è che, almeno per i primi tempi, ci sarà un bel po’ di confusione. E anche noi Anche noi dovremo vedere, quando saremo a regime, quale impatto avrà avuto la fatturazione elettronica sulla nostra organizzazione e probabilmente dovremo riorganizzare i ranghi».