Pica Pesaro, consegnate le lettere di licenziamento. "Spiacenti, ma dobbiamo tagliare"

In 17 pagine il dramma dei dipendenti

Sit in alla Pica

Sit in alla Pica

Pesaro, 2 aprile 2019 - Ora è anche nero su bianco: la Pica chiuderà lasciando a casa 55 dipendenti. Le motivazioni sono raccolte nelle 17 pagine arrivate via pec a Confindustria, sindacati e ai rappresentanti dell’Rsu aziendale. Una documentazione in cui la società francese Terreal annuncia ufficialmente la volontà di avviare la procedura che porterà ad un licenziamento collettivo e alla mobilità. «Vi comunichiamo che Terreal Italia srl si trova nella necessità urgente di procedere ad una riduzione del personale e con la presente intende dare avvio alla riduzione del proprio organico di lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l’unità produttiva di Pesaro», si legge nella lettera (datata 29 marzo 2019), da ieri mattina recapitata anche ai lavoratori che nel frattempo continuano la loro protesta davanti ai cancelli della Pica. Visi stanchi e preoccupati, tra loro c’è chi non ha perso lo spirito per fare battute e cercare di tenere alto l’umore.

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Non sono semplici colleghi di lavoro, molti di loro sono diventati amici dopo aver passato anni l’uno al fianco dell’altro: «Un nostro operaio lavora qui da 41 anni – scherzano – è nato con la Pica e ‘muore’ con la Pica, ora speriamo almeno che riesca a prendere la pensione». Insieme a loro anche i rappresentanti dei sindacati Giuseppe Lograno della Cgil e Alessandro Santoro della Cisl. «Chiederemo degli incontri alla ditta per cercare di intavolare delle discussioni: non parleremo solo delle modalità e dei tempi in cui avverranno i licenziamenti – hanno fatto sapere i sindacati –, piuttosto deve essere un incontro volto a trovare una soluzione alternativa alla chiusura». La proposta è quella di affrontare la difficoltà in gruppo e far passare il concetto, semplice ma efficace, di «lavorare meno ma lavorare tutti».

Al momento con l’azienda non ci sono stati contatti, un primo incontro dovrebbe avvenire giovedì pomeriggio in Comune: la Terreal si è infatti resa disponibile a parlare con l’amministrazione, accettando l’invito del sindaco Ricci. Ma per il momento ancora latita con i dipendenti. «No ai licenziamenti, sì al lavoro e sì al futuro». È lo striscione che da giorni è affisso nei cancelli di Strada del Montefeltro, per la prima volta chiusi di lunedì dopo anni. «Aspetteremo di sapere che ne sarà di noi – raccontano i dipendenti – quello che è certo è che oltre ai lavoratori hanno licenziato 55 famiglie, senza contare chi in questi anni ha potuto contare sul supporto di questa azienda. Parliamo delle attività vicine alla Pica, come lo storico bar in cui da anni ci recavamo a fare colazione. Ma anche i paesi di Borgo Santa Maria, Osteria Nuova dove hanno preso casa decine e decine di famiglie». Ora si aspetta e si continua la protesta davanti all’azienda almeno fino a giovedì, in attesa di un segnale che deve arrivare dall’alto delle istituzioni.