Trivellazioni del gas al via, inversione di rotta sulle piattaforme pesaresi

Sono otto quelle attive nel tratto di costa tra Gabicce e Fano. "E nei prossimi mesi verranno aumentati i volumi della captazione"

Trivellazioni del gas (Imagoeconomica)

Trivellazioni del gas (Imagoeconomica)

Pesaro, 11 aprile 2022 - Dallo smantellamento alla ripresa operativa per le 8 piattaforme per l’estrazione del gas al largo della nostra costa. Il pressante problema dell’approvvigionamento energetico scattato con la guerra in Ucraina, ha fatto fare una brusca e rapida inversione di rotta alle otto piattaforme che stazionano tra Gabicce, Pesaro e Fano: "Sono tutte quante in produzione", fa sapere l’Eni. E vanno dai 36 chilometri di distanza dalla costa, quindi fuori dalle acque territoriali nazionali, fino a 17 chilometri, le più vicine e alcune sono anche mobili.

Un cambio di marcia, quello avvenuto negli ultimi mesi, perché fino a poco tempo non erano tutte quante attive. Non solo tutti i pozzi sono stati rimessi in funzione, ma addirittura – visti i pressanti problemi energetici – alla fine della prossima estate l’Eni inizierà i lavori per potenziare uno dei tanti pozzi che sono davanti alla nostra costa "questo al fine di aumentare la captazione del gas che è sotto l’Adriatico", rispondono da Roma.

I riflessi di questa accelerazione delle estrazioni si riverberano anche sul porto perché è costante la spola tra le banchine dello scalo e le imbarcazioni che trasportano materiali e anche il personale che lavora in queste isole in mezzo al mare. Tanto che si parlava, qualche mese fa, di trasformare lo scalo cittadino in una specie di base permanente di queste imbarcazioni da lavoro.

Non solo questo perché sulle otto piattaforme vengono anche svolti i controlli, ogni tre mesi, da parte sia degli uomini della Capitaneria di Porto guidati dalla comandante Barbara Magro, sia dei vigili del fuoco. Ma sulla sicurezza e per quello che riguarda l’inquinamento di questi impianti, all’Eni non hanno dubbi: "Chiedete ai pescatori che gettano le reti accanto alle piafforme oppure a chi va a raccogliere le cozze, qual è la situazione e la limpidezza delle acque". Sotto questo aspetto, lavori di manutenzione, anche importanti, sono stati svolti, ma ormai una decina di anni fa, anche dal personale della Renco quando vinse un appalto promosso dal centro Eni di Ravenna che ha la competenza su tutte le piattaforme attive in Adriatico.

I punti di estrazione del gas davanti alla costa vengono ritenuti "piccoli" da chi ha operato nel settore e forse per questa ragione che si andranno ad eseguire trivellazioni al fine di potenziare le capacità di estrazione tornando sui volumi di oltre una decina di anni fa.

Fra l’altro acque , quelle del Pesarese, così come davanti a Ravenna ed Ancona, dotate anche di una centrale di raccolta e trattamento che è alla periferia di Fano. Un centro che si estende su un’area di 39mila metri quadrati. Attraverso le tubazioni in mare tutto il gas – in totale 51 pozzi – viene convogliato in questa centrale che è una stazione di compressione e trattamento. Perché dai pozzi viene anche pompato, anche se in minima parte, del petrolio. Davanti a Pesaro le piattaforme sono queste: Annabella, Basilico, Brenda, Daria B, Annamaria, Annalisa, Regina e Regina 1 e su ognuna di queste ‘isole’ vi lavorano mediamente una ventina di persone.