Pesaro, 16 novembre 2011 - CI RIPROVA anche il Comune. Perché se stavolta dovesse riuscire a vendere i beni di sua proprietà potrebbe intascare 1,6 milioni di euro. Bel colpo, in effetti, per un’amministrazione che lamenta, come le altre, difficoltà di bilancio. Le vendite patrimoniali incidono positivamente, e proprio ieri mattina la giunta comunale ha approvato un nuovo piano delle alienazioni, presentato dall’assessore al Patrimonio Andrea Biancani.

Assessore, di che patrimonio si tratta?
«Sono beni che possono essere venduti senza variante urbanistica, quindi con l’attuale destinazione. Per i quali andremo direttamente all’asta».

Quali sono questi beni?
«Si tratta di un laboratorio a Villa Fastiggi per un valore di 350mila euro; un fabbricato a Pozzo Alto (310mila euro); un deposito a Borgo Santa Maria ed un altro a Ginestreto (rispettivamente per 36mila e 43mila euro). Poi un terreno edificabile a Villa Fastiggi che a base d’asta vale 892mila euro ed infine tre alloggi a Novilara di un valore complessivo di 210mila euro».

Insomma, cifre consistenti, importanti per l’amministrazione...
«Sono cifre importanti, tenendo conto che possono essere rinvestite come meglio crediamo. Eccetto i soldi che si ricaveranno dalla vendita degli alloggi popolari: quelli devono essere riutilizzati per gli allogi di quella tipologia. Vendere serve anche per il patto di stabilità».

C’è il rischio che questi beni non vengano venduti, come quelli del precedente piano alienazioni...
«La legge prevede una serie di aste pubbliche e poi la possibilità di andare alla trattativa privata. Come faremo con i beni del precedente piano: un fabbricato rurale, la vecchia scuola a Ginestreto, un lotto edificabile sempre a Ginestreto, un terreno a terziario dietro il mercato ortofrutticolo e, infine, un’area edificabile a Muraglia. Il valore totale di questi beni è di 7,5 milioni di euro: ovvio che ci farebbero comodo, ma dobbiamo riuscire a venderli. Per questo ho in mente un modo per riuscirci».

Ovvero?
«Sto pensando di organizzare una serie di incontri pubblici con i cittadini, in modo tale che vengano a conoscenza dei beni che sono in vendita. Non sarà semplice comunque trovare acquirenti, ma almeno le avremo provate tutte».

A parte questo, quali saranno i prossimi passi?
«Porteremo il nuovo piano delle alienazioni in commissione, poi entro 15 giorni si voterà in consiglio comunale. A seguire il bando d’asta».