Elezioni 4 marzo, il post dei giovani Pd di Pesaro scatena il web

“I nostri elettori? Non è che non ci hanno votato, è che sono morti“. Poi la precisazione: “Era ironia, messaggio non capito“

L'immagine di copertina della pagina Facebook dei Giovani Democratici di Pesaro

L'immagine di copertina della pagina Facebook dei Giovani Democratici di Pesaro

Pesaro, 6 marzo 2018 - Non sappiamo cosa pensi Matteo Ricci di quest’altro esempio di ‘Pesaro nazionale’. Ma il post dei Giovani Democratici sull’analisi della sconfitta elettorale ha fatto il giro d’Italia, almeno nel web.

Perché la pattuglia guidata dal giovanissimo Timoteo Tiberi ha scritto su Facebook questa cosa: «La nostra analisi della sconfitta. Il Pd pesarese alla camera durante le politiche del 2013 prese (fonte portale Eligendo) 18.763 voti. Ieri ha preso 14.875 voti. Ovvero 3888 voti in meno. Che potrebbe sembrare un grosso problema se non considerassimo che il tasso di mortalità a Pesaro è 10 su 1000, cioè circa 950 persone l’anno. Non è che gli elettori di sinistra non c’hanno votato, è che sono morti».

Dopo qualche ora si è scatenato l’effetto web-valanga, per il senso dell’ironia non colta. Al punto che lo stesso Timoteo Tiberi ha precisato: «Siamo stati costretti a precisare che non era un’analisi seria». Con questa spiegazione aggiuntiva: «Vista l’inaspettata visibilità forse è il caso di sottolineare l’ironia del post che voleva far riflettere su un problema generazionale di cui ora più che mai è necessario parlare. Ci scusiamo per non aver messo la faccina che ride».

Aggiunge Tiberi: «La comunicazione sul web è anche ironica, evidentemente non è stato capito il messaggio. Noi crediamo che ci sia la necessità di segnalare un disagio generazionale, almeno nel Pd». Obiettivo raggiunto solo in parte, perché nei commenti molti hanno preso sul serio il post.

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