Elezioni amministrative 2019, Briglia si tira fuori

L'assessore: "La mia civica non ci sarà: il gruppo ha valutato che non ci sono le condizioni né le motivazioni di 5 anni fa"

ASSESSORE Rito Briglia è al  secondo mandato

ASSESSORE Rito Briglia è al secondo mandato

Pesaro, 18 febbraio 2019 - La coalizione di centrosinistra dovrà fare a meno, oltre che dell’alleanza con Art.1-Mdp che va sempre più sfumando, anche della lista civica di Rito Briglia.

Assessore, vedremo la sua lista ‘Impegno comune’ nella scheda elettorale?

«Direi di no, penso proprio di no».

Perché?

«Uno non si alza la mattina e fa una lista. Cinque anni fa avevo creato un gruppo partendo dalle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra. Eravamo motivati a costruire un progetto che desse un contributo alla coalizione».

Gruppo e motivazione. Ora non ci sono più?

«Il gruppo c’è... ma per fare una lista bisogna che questa sia un pezzo del puzzle e che vada a incastrarsi nel posto giusto. Noi del gruppo ci siamo riuniti e abbiamo valutato che queste condizioni non ci sono. E nemmeno le motivazioni politiche di 5 anni fa».

Quindi, in che modo pensa di dare una mano alla coalizione?

«Nel modo più naturale possibile: candidandomi nel mio partito, il Pd, che tra l’altro è quello che ho sempre voluto fare».

Ha gia comunicato questa sua decisione al Pd?

«Ieri (sabato, ndr) ho contattato la segretaria (Francesca Fraternali, ndr) e le ho detto che non sarei riuscito a rispondere all’esigenza sottopostami dal sindaco di fare una mia lista».

Ora, però, la coalizione è debole a sinistra...

«Per questo credo che ci debba essere un riequilibrio all’interno della lista Pd e ho chiesto di poter essere inserito insieme a Giulia Vitali: possiamo essere il valore aggiunto più a sinistra della lista».

Oggi in consiglio si vota per togliere il limite dei due mandati consecutivi agli assessori...

«I due consiglieri del mio gruppo (Giulia Vitali e Riccardo Pozzi, ndr) non sono favorevoli a questa modifica, io sono proprio contrario. Ne abbiamo parlato ed è venuto fuori che per loro è diffcile dirlo pubblicamente perché quando si è giovani e ci si oppone a una modifica di questo tipo sembra che lo si fa perché si sta pensando al proprio futuro».

Invece?

«Secondo me non c’è nulla di male nell’essere giovani e ambiziosi ed è normale che ci sia una regola che garantisce il ricambio generazionale, è previsto pure nel regolamento del Pd. Anche io se fossi giovane mi arrabbierei se qualcuno bloccasse il ricambio. Per questo vorrei inviare un messaggio...»

Quale?

«I miei consiglieri non voteranno contro la modifica perché vogliono rompere le scatole, ma per mandare un messaggio politico che vorremmo venisse ascoltato a prescindere dall’approvazione o meno della modifica: chiediamo al sindaco di riflettere sulla necessità di un ricambio generazionale e di attuarlo anche se passa l’eliminazione del limite dei due mandati».