Così Spacca sfida Ricci: “Ci dica dove vuole l’ospedale”

“Regione pronta col bando, ma se Pesaro si autoflagella”.

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca

Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca

Pesaro, 24 settembre 2014 - Passando in rassegna l’iter procedurale del nuovo polo ospedaliero Pesaro-Fano, Giammario Spacca ha spiegato e chiarito, ma non è arrivato ad affondare veramente la lama sul destinatario del suo messaggio, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.

«Questo progetto viene vissuto in termini polemici rispetto a un passaggio politico che stiamo vivendo, ma dovrebbe essere scevro da qualsiasi strumentalizzazione perché riguarda il diritto alla salute dei cittadini», é stato il monito del governatore. «Ma siccome il sindaco Ricci ha adombrato una scarsa attenzione, motivazione e concentrazione della Regione su questo tema, siamo qui per affermare — aggiunge il governatore — che non è così. Per noi parlano le carte». Spacca ha poi fatto di tutto per tenere separati il piano politico da quello tecnico-amministrativo.

A chi gli ha fatto notare che non c’è niente di più politico della scelta di Fosso Sejore, il presidente non si è fatto trovare impreparato: «Per uscire da questo empasse — ha detto — dobbiamo far parlare gli atti e cercare soluzioni per metterli in pratica. Certamente si tratta di un percorso complesso, ma di una cosa sono convinto: non si possono portare avanti opere così importanti senza una vera collaborazione tra gli interlocutori in campo».

Collaborazione ed unità d’intenti che non è venuta meno invece all’interno della giunta. «Non permetteremo che le contrapposizioni politiche influenzino gli atti amministrativi» ha detto Almerino Mezzolani, con riferimento alle recenti indicazioni del sindaco. Rafforzando così il concetto: «Non ci sono stati tentennamenti politici, ma una serie di vincoli che la politica nazionale sta imponendo e che mettono a rischio non solo il nuovo ospedale, ma anche le strutture che abbiamo. Tornare a due ospedali di rete non sarebbe auspicabile, né accettabile. In questa situazione — ha concluso Mezzolani — un amministratore che si pone risultati non può mettersi in cattedra, ma deve trovare le soluzioni per raggiungere il proprio obiettivo». Matteo Ricci, al quale la bomba ospedale è stata ributtata tra le gambe, è avvisato: spetta a lui la ricomposizione del puzzle che ha sparigliato nell’ultima campagna elettorale. Oggi sono previste le risposte.