Sant'Angelo in Vado (Pesaro Urbino), 27 ottobre 2013 - L’amministrazione comunale di Sant’Angelo in Vado (Pesaro Urbino) e la Commissione Pari opportunita’ delle Marche ha assegnato il premio Tartufo d’oro a Lucia Annibali, l’avvocatessa di 36 anni sfregiata con l’acido da due sicari ingaggiati dall’ex compagno, Luca Varani, il 16 aprile scorso a Pesaro. Lo ha ritirato la mamma, Lella.

Ma Lucia ha scritto un messaggio di ringraziamento: "Fin dai primi istanti dopo l’aggressione ho scelto la vita, ho deciso che sarei dovuta guarire e ho impiegato tutta la forza che avevo dentro di me per questo. E’ stata molto dura, lo e’ tuttora. In questi mesi ho conosciuto il dolore, ne ho provato tanto e ho dovuto imparare a conviverci, ma sono stata comunque sempre speranzosa, anche nei momenti piu’ difficili, perche’ ho coltivato la parte buona di quanto mi e’ accaduto’’.

’Non so se il mio sia coraggio’’ ha scritto ancora Lucia Annibali, reduce dall’ultimo intervento chirurgico. “Ho sperimentato che quando e’ vissuto nella gratitudine e nell’amore per la vita, il dolore diventa cura dell’anima. Per questo saro’ felice se questa mia testimonianza sara’ d’aiuto a chi soffre, perche’ vorra’ dire che il sacrificio a cui sono stata chiamata non sara’ stato inutile”.

L’avvocatessa ha voluto condividere il premio, assegnato nell’ambito della 50/a Mostra del tartufo, con i familiari, ‘’i miei genitori, il mio tenerissimo fratello Giacomo’’, ‘’le mie meravigliose amiche e tutti gli amici che in questi mesi non mi hanno mai lasciata sola ne’ fatta sentire diversa e che vivono con me, ogni giorno, la gioia e l’entusiasmo per i miei progressi”. Un grazie particolare l’ha rivolto ‘’alle forze dell’ordine e a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato con grande impegno al mio caso per far emergere la verita’’’.

E poi l'ultimo pensiero ‘’non certo per importanza, per i miei medici, le infermiere e infermieri del Centro grandi ustionati di Parma che quella notte di sei mesi fa mi hanno accolta e poi accudita curando, giorno dopo giorno, con le loro mani gentili ed i loro cuori affettuosi, le mie ferite esterne ed interne. A loro non saro’ mai grata abbastanza per quello che hanno fatto e che faranno per me. Ringrazio tutti per la solidarieta’ e l’affetto, che alleggeriscono il peso di tanto male”.

I due albanesi, foto

L'agguato di via Rossi: i fatti

Il fermo dell'ex

FOTO: il luogo dell'aggressione

FOTO: il fermo di Luca Varani