Pesaro, un mare di mani al cielo per Anastacia

Grande concerto in uno stadio 'Benelli' blindato

Pesaro, Anastacia in concerto allo stadio 'Benelli' (Fotoprint)

Pesaro, Anastacia in concerto allo stadio 'Benelli' (Fotoprint)

Pesaro, 12 luglio 2017 - Immaginate 2.500 mani alzate verso il cielo. “Ciao Pesaro, scusate per il mio italiano pessimo, voi mi odierete. Ma io sono orgogliosa di essere qui, lo sento il vostro calore, fin dentro il mio cuore”. Ha esordito così, ieri sera, Anastacia (FOTO), sul palco dello stadio Benelli, in versione jeans e tacchi alti, accompagnata dalla sua band. Inconfondibile, con i suoi occhiali da sole, è stata applaudita da tutta la platea, anche se le poltroncine disposte sopra la pedana in legno, sotto il palco, non sono state riempite tutte. Insomma, un concerto che, per una big internazionale del calibro di Anastacia, forse, poteva andare meglio.

Tra un cambio d’abito e l’altro, la grande bianca dalla voce nera, ha animato la serata portando in scena i brani del suo 'Ultimate Collection', poi, una performance che “essendo in Italia, non posso non cantare - ha precisato la cantante, annunciando il titolo della canzone successiva (I Belong to You) - perché in questo Paese ho avuto l’opportunità di esibirmi con Eros Ramazzotti, quindi ora lo rifarò con Maria, l’artista siciliana che fa parte della mia band”. Poi, ad un certo punto, un momento di show plateale, con un ragazzo che, seduto in prima fila nel pubblico, ha interrotto il concerto per consegnare alla popstar un mazzo di rose, cogliendo l’occasione per farsi un selfie, mentre il pubblico aspettava che l’esibizione ripartisse.

E dal punto di vista della sicurezza, sono stati effettuati tutti i controlli preannunciati nei giorni scorsi, seppur con qualche disguido iniziale. Sia per le ulteriori transenne, fatte disporre dall’ad di MCA Events, Ernesto De Filippis, che per le perquisizioni fatte agli ingressi: di fatto, non c’era un cartello che informasse il pubblico su cosa si potesse portare all’interno e cosa no. Così, c’è chi si è visto sequestrare, dal proprio zaino, oggetti tipo caricabatterie, senza riaverli più indietro. Ad un ragazzo, invece, è stato perquisito un pc (poi restituito), ma, in generale, tutti gli oggetti contundenti, comprese diverse creme solari, sono stati rigorosamente sequestrati.

“Avevo fatto disporre delle transenne che servivano per indirizzare il pubblico all’uscita ed evitare che il manto erboso, di fianco al palco, venisse calpestato - ha spiegato De Filippis - , poi è arrivato un funzionario della questura e me le ha fatte togliere. Con questo clima diventa difficile lavorare, ci vuole collaborazione con le istituzioni, ma qui non vedo un clima costruttivo”. Sulla questione, l’assessore comunale Luca Bartolucci, ha replicato: “Erano 5 o 6 le transenne, le abbiamo fatte togliere per evitare che qualcuno, all’uscita, ci inciampasse e si facesse male sul serio, come è accaduto a Torino. Questo per farvi capire che le misure di sicurezza che abbiamo adottato, non sono prese a caso, ci atteniamo a delle regole precise”.

Alle 23, la cantante, scherzando, ha dato la buonanotte a tutti. Ma mancava ancora all’appello il brano che l’ha resa più famosa: “Left Outside Alone”. Con esso, ha definitivamente salutato il pubblico. Intanto, stamattina, alle 11:30, al lido dell’Excelsior (hotel dove alloggia) non si era ancora vista: “Chissà se uscirà - ha detto la barista del lido - ancora, della cantante, qui in spiaggia, nessuna traccia”.