
Pesaro, 8 febbraio 2019 - La seconda serata ufficiale della gara di Masterchef scalda la competizione tra i concorrenti già dalla prima sfida. Una mistery box con i fiocchi: coniglio, scampi, pomodorini, mandorle, ricotta e cavolo riccio (tutti ingredienti causa sonnolenza, o ‘abbiocco’ come dice lo chef Bruno Barbieri) da accompagnare, tutti o alcuni, obbligatoriamente a una tazza di caffè. La pesarese Virginia Fabbri è apparsa preoccupata e sottolinea ‘non ho mai usato il caffè chissà’ e, infatti, non è lei a finire tra i migliori sei, bensì il giovane Samuele Cesarini. Il macellaio di San Marino, dal fisico statuario e ricci castano chiaro, che si era salvato con uovo di quaglia la scorsa volta, ha preparato un coniglio ripieno che ha stregato i giudici e gli ha garantito la vittoria della sfida insieme ad altri tre concorrenti.
I quattro, tra cui il ‘macellaio romagnolo’, non hanno dovuto affrontare l’invention test, la seconda fase della prima puntata. In questa parte i concorrenti, non salvi, se la sono dovuti vedere con i quinti quarti di pesce, gli scarti per dirla banalmente. Alcuni, però, ancor più sfortunati, additati dai quattro concorrenti salvi, hanno dovuto eviscerare il pesce per accaparrarsi le interiora: il bel Samuele dall’alto della balconata ha puntato il dito contro Tiziana ‘Positano’ (come l’hanno rinominata i concorrenti), sfidandola e lasciandole una sfida ben poco piacevole che l’ha trascinata tra i peggiori.
Alla sfida in esterna, dove i concorrenti, divisi in due brigate, hanno dovuto cucinare per la ‘quincenera’ di Giorgia, la quindicenne di origini sudamericane, sono arrivati salvi sia Samuele che Virginia. Entrambi hanno fatto l’esterna nella squadra rossa di Giovanni e hanno dovuto preparare un menu di carne, per ottanta ospiti, dal sapore italiano e sudamericano: spiedini di pollo con platano fritto e maionese al coriandolo, controfiletto di manzo su crema di fagioli e peperone aji amarillo, e, dulcis in fundo, empanada dolce ripiena di mele e spezie su salsa di mango.
Con sessanta voti contro venti ha vinto la brigata blu, e quindi il temuto pressure test, ultima fase, ha trascinato con sé sia Virginia che Samuele. I concorrenti a rischio eliminazione si sono dovuti misurare con le patatine fritte. Né la marchigiana, né il sanmarinese si sono salvati al primo step e hanno dovuto proseguire la sfida cucinando il purè di patate. Quest’ultima è stata la volta buona e i due giovani concorrenti si sono aggiudicati la salvezza.
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Alessandro
Alessandro Bigatti, 33 anni, impiegato di Lodi alle dipendenze del suocero. Per lui la cucina è fatta di “ingredienti semplici e di stagione uniti a tanta passione”.
Anna
Anna Martelli, 72 anni, simpatica pensionata di Pecetto Torinese, amante della musica lirica e del giardinaggio. Le tagliatelle con sugo di polpette sono il piatto forte che spesso cucina per gli otto nipoti.
Caterina
Caterina Gualdi, 53 anni, casalinga originaria della provincia di Bergamo. Propone una cucina variegata. “Parte tutto da una base tradizionale, che poi integro inventando e sperimentando”.
Federico
Federico Penzo, 20 anni, pescatore di Chioggia. E, ovviamente, “il pesce non manca mai nella mia cucina dove abbino gusti nuovi e innovativi alla tradizione” dice il grande appassionato di macchine.
Gerry
Gerry Alotta, 37 anni, maniscalco e addestratore di cavalli di Busto Arsizio con la passione per il Texas. “La mia cucina è un mix tra creatività, invenzione e coinvolgimento di gusti e sapori” dice.
Gilberto
Gilberto Neirotti, 23 anni, studente di giurisprudenza di Verona, che propone una cucina innovativa. “Pensare all’impiattamento e ai colori è fondamentale per me” rivela.
Giovanni
Giovanni Venditti, 37enne, studente di Medicina originario di Capobasso che preferisce i fornelli alle corsie d’ospedale. “Mi piacerebbe poter aprire in futuro un mio ristorante” svela.
Giuseppe
Giuseppe La Vecchia, 35 anni, venditore ambulante di Salice Terme già presentatosi alle selezioni dell’anno scorso. “Crederci sempre, arrendersi mai” è il motto del concorrente che ama le acciughe.
Gloria
Gloria Clama, 40 anni, operaia mulettista di Tolmezzo con tanta voglia di cambiare vita. “Amo provare nuove ricette, cambiarle, impiattare in modo creativo” ammette, anche se il burro è una costante dei suoi piatti.
Guido
Guido Fejles, 33 anni, praticante avvocato che vive a Cambiano. “Mi piace cucinare perché mi piace mangiare” ammette il concorrente che va forte con le carni rosse.
Loretta
Loretta Rizzotti, 51 anni, architetto di Rivazzano Terme. “Quando cucino il mio obiettivo è quello di far felice le persone che mangiano, questo mi rende felice” dice l’appassionata di tennis.
Paola
Paola Chiaraluce, 36 anni, italiana trapiantata a Dublino dove è product manager. “La cucina? Il luogo ideale per la seduzione. Quando si cucina lo si fa per qualcuno” ammette.
Salvatore
Salvatore Cozzitorto, 30 anni, capitano di navi cargo, originario di Agrigento. “I miei piatti raccontano la mia terra e hanno il profumo della Sicilia” spiega il marinaio che non rinuncia mai al pomodorino ciliegino.
Samuele
Samuele Cesarini, 23 anni, macellaio di San Marino. “La mia specialità (ovviamente) è cuocere la carne in qualsiasi modo, interiora comprese” dice il concorrente che cucina ascoltando musica rock, jazz e blues.
Tiziana B.
Tiziana Bortolon, 53 anni, artigiana di Castelfranco Veneto con la passione per la musica. “La mia è una cucina della tradizione, fatta di suggestioni e ricordi del passato” dice la concorrente che va forte con i risotti.
Tiziana R.
Tiziana Rispoli, 42 anni, commessa in un negozio di abbigliamento a Positano. “A chi mi ispiro? Ad Alain Ducasse: è un genio della cucina, ho letto tutti i suoi libri. È passato anche da me in negozio” dice la concorrente.
Valeria
Valeria Raciti, 31 anni, segretaria amministrativa di Catania. “Cucino fin da bambina, mia nonna è stata la mia musa ispiratrice” ammette la concorrente con l’hobby per la recitazione in teatro.
Verando
Verando Zappi, 33 anni, responsabile marketing di Viterbo con una grande inventiva e con la passione per i vini. “Il mio piatto forte? I lombrichelli con fave, pecorino e briciole di pane”.
Virginia
Virginia Fabbri, 22 anni, studentessa di giurisprudenza di Urbino. “Il mio sogno è di aprire un ristorante tutto mio: lo chiamerei ‘La Vongola Verace, come il blog che ho aperto poco tempo fa” ammette la ragazza.
Vito
Vito Tauro, 51 anni, gommista di Castellana Grotte con la passione per le battute comiche. “La mia è una cucina semplice e gustosa, fatta con ingredienti poveri” spiega l’appassionato di motori.