Masterchef 8, Virginia Fabbri si salva al pressure test grazie al risotto

In coppia con Salvatore, la pesarese riesce a conquistare i quattro giudici

Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli

Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli

Pesaro, 22 febbraio 2019 – Continua la corsa per diventare l’ottavo vincitore di Masterchef Italia. Quindici i concorrenti ancora in gara, tra loro anche la giovane pesarese Virginia Fabbri. Nella quarta puntata gli aspiranti chef si sono trovati alle prese con una mistery box molto particolare: “Sono ingredienti bruttini, gli scarti – afferma Bruno Barbieri – sicuramente non siete abituati a vederli nello scaffale dei vostri fruttivendoli di fiducia”. Fagioli borlotti, patata americana, melanzana, pomodori, friggitello, porro, mela, melograno, finocchio. Ingredienti brutti ma buoni, con i quali i concorrenti dovranno realizzare un piatto vegetariano. “Secondo me non è facile fare un piatto così senza uova o formaggi – esclama Virginia -, e impreziosire questi ingredienti che da soli non sono nemmeno di serie A”. Un’ora di tempo, al termine della quale i quattro giudici hanno scelto i piatti migliori: sono quelli di Verando, Valeria, Loretta, Gloria e Salvatore, il vincitore.

Il siciliano conquista anche il vantaggio nell’invention test, decidendo di assistere alla prova dalla balconata: una sfida a tempo, con cinque menù a sorpresa diversi. Tra i primi concorrenti a partire c’è Virginia, nel suo pacco c’è il galletto, pancetta, marsala, carote, spinaci, patate novelle, prugne secche e pinoli. “Delusione totale, mi aspettavo il pesce – afferma la pesarese – invece c’è un galletto, io non vado proprio matta per il pollame. Mi sono fermata un attimo ma ora ho le idee chiare”. ‘Galletto a sorpresa’ è il nome del piatto che presenta agli chef: galletto rosolato e poi rifinito in forno, accompagnato da una crema di carote al timo, spinacini e prugne e pinoli tostati a parte. “Questo è un assemblaggio di alcuni ingredienti, e il protagonista lo hai stracotto. La pancetta è bruciata da una parte e cruda dall’altra – commenta chef Barbieri – avevi un’ora di tempo. Nessuna scusa, tu potresti anche finire a casa”. Ma il peggiore è Vito, che deve abbandonare subito la cucina di Masterchef.

Gloria, invece, è la migliore e guiderà la brigata nella prova in esterna all’Italian Chef Academy di Roma, una scuola di cucina dove per l’occasione si è festeggiato il quarantesimo compleanno dell’Associazione Italiana persone Down. Nel momento di formare le due brigate, Gloria capitano della blu decide di portare con sè Virginia “è un ricettario vivente”, è la motivazione. Gnocchetti, agnello, crostata di pere e cioccolato e crema al caffè è lo sfizioso menù proposto dalla loro brigata, che nella votazione finale non conquista la maggioranza dei commensali.

Si vola quindi al pressure test, una sfida a più step dove i concorrenti vengono divisi in coppie. Ad ognuna di esse vengono attribuite delle cotture differenti. A Virginia e Salvatore il compito di disossare, affumicare, risottare e friggere: i ragazzi si salvano grazie ad un buon risotto che racchiude tutti gli elementi richiesti. L’eliminato è Samuele.