Pesaro, 15 luglio 2010 - Mario Mariani è un pianista e compositore atipico. Attualmente impegnato in un’esperienza estrema, che lo vede chiuso per un mese dentro una grotta, munito del proprio pianoforte e poco altro, vive in un borgo isolato sul Monte Nerone, luogo naturale di rara bellezza nella regione Marche (www.montenerone.it).

 

Lontano dai riflettori, ha firmato colonne sonore italiane e internazionali, oltre a lavorare con prestigiosi festival, enti e istituzioni: dalla Biennale di Venezia (per cui ha più volte scritto la sigla) al Knitting Factory di New York, dall’Onu fino all’Acme Film Works di Los Angeles, collaborando con varie orchestre tra cui l’Amit di Roma e la Filarmonica Marchigiana. In autunno uscirà il suo primo cd di piano solo, 'Utopiano', con prefazione di Stefano Bollani. Nel frattempo però Mariani sta vivendo un’esperienza particolare. Lo scorso 11 luglio è infatti entrato nella Grotta dei Prosciutti, sul Monte Nerone (Pu), per rimanerci senza mai uscire fino all’11 agosto.

 

Interessato a riscoprire il valore della solitudine creativa e della natura, nell’intento di voler sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni nei confronti della tutela ambientale, Mario è portavoce di una concezione alternativa dell’arte, intesa come attività creativa pura e indifferente a logiche commerciali. All’interno della grotta, il pianista pesarese, sotto stretto monitoraggio delle sue funzioni vitali e delle condizioni del sito naturale eletto a residenza artistica estiva, tiene performance live aperte al pubblico (senza scopo di lucro), come solista o in collaborazione con altri artisti.

 

Il primo concerto si terrà sabato 17 luglio alle ore 18, con la partecipazione straordinaria della compositrice e improvvisatrice polacca India Czajkowska, arrivata in Italia da Varsavia per suonare insieme a Mario (www.myspace.com/indiaczajkowska). Tra gli altri ospiti che lo affiancheranno in questa impresa: Giuliano Del Sorbo (pittore estremo che nel 2009 dipinse la facciata de 'Il Tempo' a Roma appeso a delle funi - www.giulianodelsorbo.it), Roberto Manes (violinista e improvvisatore, proveniente invece da Londra - www.robertomanes.com), Cristina Lanzoni, speleologa che detiene il record mondiale femminile di permanenza in grotta e che ha partecipato a varie spedizioni con Maurizio Montalbini (al quale Mariani ha voluto dedicare la sua sfida) e l’attore Claudio Tombini.

 

Accanto alle performance artistiche, Mario è impegnato in iniziative sociali di varia natura. Tra queste, il concerto per i ragazzi della Comunità Residenziale Educativa Terapeutica per Minori di Acquaviva (www.cooputopia.it), per i quali verranno organizzate, insieme agli operatori della comunità, apposite attività all’interno del sito naturale e nel prato sovrastante la grotta. Inoltre nella sua residenza estiva estrema, il pianista pesarese si dedicherà alla composizione della colonna sonora per il nuovo documentario del regista Gianni Minelli, incentrato sul problema della cecità e voluto da Tonino Guerra nel suo festival 'Primi passi' come film fuori concorso.

 

L’intera esperienza di Mario Mariani è seguibile dal sito www.Kontrotempo.it, in cui l’artista tiene un blog quotidiano. L’impresa è inoltre documentata da una produzione audio-video e da un reportage fotografico a cura di Luigi Angelucci, disponibili da settembre insieme ad 'Utopiano'. Fanno visita a Mariani nella Grotta dei Prosciutti anche registi, attori e sceneggiatori. Il compositore marchigiano è infatti noto nell’ambiente cinematografico, avendo scritto le musiche di svariati film, tra cui tutti quelli diretti da Vittorio Moroni.

 

Con 'Sotto il mio giardino' di Andrea Lodovichetti (vincitore del Globo d’oro e premiato al Buffalo Niagara Film Festival e al Balbelgum Online Film Festival di Cannes), Mariani ha ricevuto il Premio Novaracinefestival per la Migliore colonna sonora. L’uscita di 'Utopiano' (suo quinto album) in autunno sarà accompagnata da ulteriori prove estreme e da spettacoli organizzati fuori dai tradizionali spazi della musica, alla ricerca di un 'non luogo' dell’arte. Queste performance provocatorie e inusuali si alterneranno a più comuni concerti a teatro, arricchiti da importanti collaborazioni artistiche.