Rossini Opera Festival 2020, checkpoint e streaming. Così il Rof rompe gli schemi

Misure eccezionali per l’edizione dell’era post-Covid. Applausi per ’La cambiale di matrimonio’, poca mondanità cl pubblico diviso tra teatro e piazza

Rossini Opera Festival 2020, nuovo allestimento, con l’orchestra nello spazio platea

Rossini Opera Festival 2020, nuovo allestimento, con l’orchestra nello spazio platea

Pesaro, 9 agosto 2020 - Il Rossini Opera Festival numero 41 si è aperto ieri sera con effetti speciali. Che non sono stati quelli regalati dal palcoscenico sul quale è stata rappresentata una briosa ‘Cambiale di matrimonio’ scivolata via come un bicchiere d’acqua in una giornata di canicola. Speciali semmai sono state le misure prese dall’organizzazione per rispettare le regole del distanziamento in era Covid a garanzia di ospiti e spettatori. Sarà difficile rivedere nelle prossime edizioni la platea del Teatro Rossini svuotata delle poltroncine per fare posto ai 47 elementi dell’orchestra debitamente distanziati, con 180 posti a sedere ricavati nei palchi che hanno permesso al pubblico di assistere allo spettacolo dall’alto. Tra loro il sindaco, Matteo Ricci, il presidente del Cda del festival, Daniele Vimini, il prefetto Vittorio Lapolla, l’ex sovrintendente della Scala, Carlo Fontana. Gli altri ospiti dirottati in piazza del Popolo si sono dovuti accontentare di assistere alla video-proiezione dell’opera. Hanno varcato i check-point della piazza, firmando docilmente l’auto-dichiarazione anti-Covid, il rettore Vilberto Stocchi, il direttore di Confindustria Marche Nord Salvatore Giordano e signora, il pediatra Bruno Arcangeli con la consorte Franca, il capo delle segreteria del sindaco, Franco Arceci. Diversi i posti vuoti, e non solo per garantire la sicurezza, e poca mondanità perché la vera premiere è stata lo scorso 6 agosto con l’esecuzione in piazza della Petite Messe Solennelle a cui hanno assistito, tra gli altri, il virologo Roberto Burioni e la senatrice Lilliana Segre.

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In compenso lo spettacolo non ha tradito le aspettative anche dal punto di vista tecnico: ottima l’acustica e le riprese. Sul palco si sono fatte notare le voci di Carlo Lepore (Tobia Mill), un fuoriclasse, Giuliana Gianfaldoni (Fanny), forse la più acclamata, e il baritono Iurii Samoilov (Slook), ammiratissimo dalle signore per la sua prestanza fisica. Riuscita anche la regia di Dmitry Korchak, al suo debutto al Rof in veste di direttore d’orchestra alla guida dell’Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini. Se proprio un appunto si può fare alla rappresentazione che ha riscosso molti applausi è la preponderanza della musica sulle voci dei cantanti. Un problema dovuto al fatto che l’orchestra ha suonato sul tavolato della platea, e non nella cavea come accade di solito, e un po’ l’acustica ne ha risentito. Lo stesso Korchak, intervistato dopo la prova generale, aveva detto di aver fatto di tutto per non coprire la voce dei cantanti, ma indubbiamente alcuni strumenti non potevano suonare più piano di così.

Da segnalare che per coloro che non hanno voluto o potuto essere presenti fisicamente alla prima c’era la possibilità di assistere allo spettacolo seguendolo in streaming sul sito web e sulle pagine social del festival, oltre che sintonizzandosi su RaiRadio3: il Rof è ormai entrato nell’era dell’opera 3.0. Per i nostalgici che non rinunciano al piacere dello spettacolo dal vivo la "Cambiale di matrimonio" sarà replicata l’11, 13, 17 e 20 agosto, sempre al Rossini.