Wim Wenders: "Ho visto posti meravigliosi"

Il regista tedesco ha ricevuto, a Cagli, il Bronzo dorato alla carriera di Animavì

Wim Wenders con la moglie Donata

Wim Wenders con la moglie Donata

Cagli, 24 settembre 2018 - «Grazie. Wow, che bello questo teatro». E poi: «Davvero bello, Sandro», cercando con lo sguardo Pascucci, direttore dell’istituzione Teatro Comunale di Cagli. Sono state le prime parole con cui ieri sera Wim Wenders ha risposto al lunghissimo applauso tributatogli dal pubblico che ha gremito la struttura per vedere e ascoltare il regista, sceneggiatore e produttore tedesco a cui lo staff di Animavì, il festival made in Pergola dedicato all’animazione poetica e d’autore diretto dal David di Donatello Simone Massi, ha attribuito il Bronzo Dorato alla Carriera. La cerimonia è stata introdotta dalle poesie dell’autore cagliaritano Andrea Melis e dall’intervista di Luca Raffaelli al montatore Roberto Perpignani. Poi è stata la volta del docu-film di Wenders e Juliano Roberto Salgado ‘Il sale della terra’ del 2014. Un lavoro che ha ottenuto una candidatura all’Oscar e una al David di Donatello, vincendo poi il premio Cesar, che ha proiettato gli spettatori in un clima emozionale, tradottosi nell’interminabile applauso al cineasta, salito sul palco subito dopo i titoli di coda della pellicola, dedicata al grande fotografo brasiliano Sebastiao Salgado.

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SOLLECITATO dalle domande di Raffaelli, Wenders ha detto: «In questi giorni ho visto posti fantastici e fatto esperienze meravigliose». Su Animavì: «Ho conosciuto lo spirito che c’è dietro e ho voluto incontrare i ragazzi che lo organizzano, persone straordinarie: Silvia Carbone, Leone Fadelli, Mattia Priori e Simone Massi». E lui, Massi, fuori microfono ha commentato con soddisfazione: «Si è chiusa l’edizione 2018 di Animavì con un ospite prestigiosissimo, un regista che ammiriamo tantissimo e che ha segnato l’immaginario di almeno tre generazioni. Un poeta del cinema che ci ha onorato con la sua presenza accompagnato dalla moglie Donata, anche lei artista di primo piano». «Wenders ad Animavì, qui nelle nostre terre – ha aggiunto il direttore organizzativo Mattia Priori –, è fantastico; qualcosa che sembrava impossibile e che invece si è realizzata. Questo ripaga noi tutti dell’impegno profuso per rendere possibile il festival. E’ il terzo regista di fama a ricevere il premio Bronzo Dorato alla carriera, dopo Emir Kusturia (nel 2016) e Aleksandr Sokurov (nel 2017). Registi tra i più grandi del panorama mondiale, che hanno lasciato segni indelebili nella storia del cinema e che accogliendo l’invito del direttore artistico Massi e dello staff di Animavì, hanno attribuito al festival una caratura mondiale». Dopo il tour in Valcesano tra venerdì e sabato, ieri, prima dell’appuntamento a teatro, Wenders ha fatto una passeggiata naturalistica al Furlo e ha visitato il Museo dei Bronzi dorati di Pergola.