ATLETICA LEGGERA
Regina d’Europa per la sua categoria. Alice Pagliarini ha vinto la medaglia d’oro nei 100 metri a Banska Bystrica, in Slovacchia, nel Festival olimpico della gioventù. Ha corso in finale in 11’’69 (vento più 1.2), rendendosi protagonista di una volata fantastica e sfiorando il record personale. Al via con il miglior accredito delle partecipanti, per aver corso in un buon 11’’64 agli Europei Under 18 di tre settimane fa a Gerusalemme, diventando la seconda allieva italiana di sempre, e dopo aver firmato ieri il crono più veloce del primo turno (11’’89 senza forzare), la marchigiana va a segno confermando il ruolo da protagonista. E proprio in Israele la 16enne dell’Atletica Fano Techfem era già salita su un podio internazionale, conquistando l’argento con la staffetta azzurra. Stavolta è sul gradino più alto, dopo aver dominato la gara. Doppia figlia d’arte, del papà e coach Andrea e dell’ex sprinter Mita Delia, nella scorsa stagione si era aggiudicata il titolo tricolore under 16 sugli 80 metri. Con questo risultato è la prima in Europa nella fascia d’età dedicata alle annate 2006-07 e la terza al mondo.
Alice, una vittoria inaspettata o era nell’aria?
"No, me lo aspettavo, perché avevo il tempo migliore e c’eranno tutti i presupposti per poterci provare. E’andata bene".
Che gara è stata?
"Prima di partire ero molto emozionata, è stata una gara quasi perfetta ed è stato bellissimo arrivare al traguardo con tutti i fotografi e le telecamere che mi riprendevano, una bella emozione".
Oggi c’è la staffetta svedese 100, 200, 300 e 400, che sensazioni hai?
"Oggi abbiamo la qualificazione e una volta qualificate ce la metteremo tutta per vincere domani alle 11 nell’eventuale finale. Io corro naturalmente i primi 100 metri".
E’ la prima medaglia d’oro europea della tua carriera che emozioni hai provato?
"Ho già vinto una medaglia argento europea, però questa è un’emozione diversa perché è d’oro".
Sei giovane, cosa ti aspetti dal futuro?
"Mi aspetto tante cose e come tutti in cima c’è il sogno olimpico, quello resta il grande obiettivo di chi come me ama lo sport e fa tanti sacrifici per riuscire bene e possibilmente vincere".
Hai vinto la medaglia più preziosa, in una finale sempre in pugno. Ti aspettavi di tagliare il traguardo così agevolmente?
"Sì, perché avevo il tempo migliore e la concentrazione giusta".
Sei soddisfatta del crono?
"Sono contenta perché mi sono avvicinata al mio personale ed è la mia seconda migliore prestazione di sempre".
Che effetto fa essere la prima in Europa e la terza al mondo nella tua categoria?
"È una bellissima sensazione, ma non mi accontento".
Dopo questa competizione che impegni ti aspettano?
"Impegni di questo livello nessuno, a settembre avrò la finale del campionato a squadre".
Un affare di famiglia. Anche tuo fratello corre e vince. C’è concorrenza tra voi?
"No, anzi, ci sosteniamo a vicenda e ci alleniamo insieme".
Beatrice Terenzi