Allo stadio "Mannucci" sarà un incontro pepato, Bakayoko incontra il suo passato

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Bakayoko incontra il suo passato. Fedato, invece, un campo in cui ha trovato uno dei 4 gol segnati la scorsa stagione con la maglia della Lucchese. L’ultima volta, poi, finì 1-1: gol in avvio di Cannavò, pareggio pisano al 71’ con Magnaghi, finito al Pordenone nell’ultima sessione di mercato. Quella del "Mannucci" sarà una partita speziata. Se possibile anche un po’ di pepe, perché c’è da credere che la battaglia sarà prima di tutto tattica. Ed emotiva.

Tra due tecnici, Catalano e Sassarini, che nelle ultime settimane si sono studiati eccome. Per cogliere punti deboli e sfumature dell’avversario. Ma al di là dello studio maniacale, sarà il campo a dettare la rotta. Il tecnico ex Imolese comunque non dovrebbe discostarsi dal 4-3-2-1 visto al "Porta Elisa". Con un ballottaggio: Bonfanti-Martinelli per il ruolo di centrale di difesa, con l’ex Samp Primavera in vantaggio sul secondo. Rientrerà dalla squalifica il centrocampista Somma, mentre è ancora out Baroni. Tasselli che completano un puzzle in cui la facoltà di pungere è tra i piedi di Petrovic, supportato dallo scuola Empoli Fantacci e dal napoletano Cioffi. L’attaccante croato di proprietà del Pordenone è la punta di diamante di un attacco in cui le alternative sembrano non mancare. Tra Mutton e soprattutto Nicastro. Una premessa: l’attaccante già visto in C con le maglie di Padova e Catanzaro non ha ancora i 90’ nelle gambe. Eppure dai suoi piedi è arrivata la rete del pareggio con la Lucchese. In rimonta. Cifra distintiva di una squadra che sia coi rossoneri di Toscana sia con l’Ancona ha acciuffato il pareggio in un arco temporale ben definito. Dal 50’ al 70’. Zona Pontedera. Tradotto: guai ad abbassare la guardia, guai a dormire sugli allori (in caso di vantaggio), guai a non vincere la sfida (prima psicologica, poi statistica) dei cambi. La Vis in questo senso non sembrerebbe avere problemi, anche perché dalla panchina arrivano gol, assist, quadratura, normalizzazione. Quella che arriva anche dai movimenti e dalle chiusure di Bakayoko, uno che sulla FI-PI-LI ha collezionato 30 presenze e 1 gol. E che dalle parti di via Simoncelli ha gettato le basi per una difesa ermetica, compatta, coesa anche nel rimediare ad alcuni errori fisiologici. Sarà davvero rimpianto in salsa granata? Statistiche ed emozioni farebbero propendere per un gigantesco sì.

Riccardo Spendolini