Non può che essere soddisfatto il giovane tecnico dell’Atletico Luceoli Enrico Fiorucci dopo la conquista della Seconda Categoria a seguito del successo ottenuto sul terreno della Santangiolese nella finalissima play off. "Questa vittoria vuol dire tanto perché corona un lavoro di gruppo. Ero alla prima esperienza su una panchina e ho cercato sin da subito, senza essere retorici, di fare squadra. Ho trovato qualità, grande disponibilità e rispetto da tutti i ragazzi. È stata una stagione impegnativa, abbiamo avuto qualche problema a metà campionato correlato anche al Covid, ma siamo riusciti a gravitare sempre nelle prime tre, quattro posizioni. Ringrazio i ragazzi e una dirigenza sempre presente che mi ha supportato in ogni momento. Consentitemi di spendere una parola per un nostro giocatore, Alessandro Ricci, che purtroppo durante l’andata si è rotto il crociato del ginocchio e poi, bloccato dal Covid, non ha potuto assistere alla finalissima. Lo aspettiamo ad agosto per la ripresa". Mister Fiorucci parla anche del fatto sociale. "Abbiamo risvegliato un entusiasmo pallonaro un po’ assopito negli ultimi anni. Vedere a Cantiano in Terza Categoria sempre 150-200 persone al campo e addirittura 300 per la finalissima già di per sé è un successo. Il fatto di giocare con il novanta per cento di ragazzi cantianesi (nella finale impiegati 14 su 16 ndr) ha aperto le porte di una rinnovata passione che dobbiamo cavalcare senza tanti voli pindarici". Il futuro? "C’è volontà di confermare tutto il gruppo e magari puntellare l’organico con qualche innesto che secondo la nostra filosofia deve essere in primis cantianese, consapevoli che la Seconda Categoria annovera formazioni anche dal passato importante. Vediamo, c’è tempo, ora ancora per qualche giorno godiamoci il successo". Da sempre vicino con vari ruoli al mondo calcistico cantianese Maurizio Paruccini, oggi tesserato della Figc nelle vesti di collaboratore della procura federale, ...
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