Leader negli assist della serie A femminile: con questo biglietto da visita, Valeria Battisodo (nella foto) si sta facendo apprezzare dai tifosi della Virtus Bologna, costola nata due anni fa all’interno della società felsinea. Le V nere sono in testa alla classifica, imbattute. Ma come si sta ad essere pesarese in una squadra bolognese? "Finora sono stati tutti molto gentili con me, magari non sanno che sono di Pesaro" ride Valeria, 32 anni, unica cestista pesarse che resiste ai massimi livelli: "La città è bellissima, piena di opportunità e il club molto professionale, ho tutto quello che chiedo". Vi capita mai d’incontrare Teodosic e compagni? "Ci alleniamo anche noi all’Arcoveggio e giochiamo le nostre partite alla Fiera ma non ci fanno entrare in contatto per evitare rischi - racconta -. L’unica volta che ho incrociato Teodosic ha fatto una carezza al mio cane. E basta". Ma non è lui col quale la Battisodo vorrebbe parlare: "Già, perché il mio idolo è Sasha Djordjevic dai tempi in cui vestiva la maglia della ’Scavo’ e io, adolescente, lo ammiravo dalle tribune - ricorda -. A lui sì che mi piacerebbe chiedere qualche consiglio, ci terrei tanto".
Nel frattempo dirige l’orchestra della Virtus, dividendo la cabina di regia con Rae Lin D’Alie, medaglia oro ai Mondiali con la Nazionale di 3x3: "L’anno scorso era lei la titolare e devo dire che ha accettato con grande disponibilità di partire dalla panchina: andiamo molto d’accordo, è simpaticissima". Domani la Segafredo cercherà di continuare la striscia vincente contro San Martino di Lupari: "Una partita da non sottovalutare, anche se che le favorite per lo scudetto sono Schio e Venezia, con la Geas come outsider".
E chiude manifestando il suo sogno: "Sarebbe bellissimo se anche la Vuelle un giorno decidesse di aprire il settore femminile, come hanno fatto Reyer e Virtus. Ho visto che la Famila Schio l’anno scorso era sponsorizzata dalla famiglia Beretta: chissà, magari gli vien voglia di farlo anche qui. Tornerei di corsa".
e.f.