Bomba o non bomba, Vuelle senza micce

A Trieste la squadra di casa ha stabilito un record con il 68%: quanto è stata una serata di grazia e quanto demerito di Pesaro?

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"Ma lo sapete quanto incide il tiro da tre punti nel basket o siete rimasti agli anni ’60?". La frase, anche un po’ stizzita, con cui Banchi ha commentato l’esito della gara di Trieste apre un piccolo dibattito: quanto conta nella percentuale dall’arco la serata di grazia di una squadra e quanto la difesa poco attenta degli avversari? Grazie all’1116 nelle triple realizzato contro Pesaro l’Allianz ha fissato il nuovo record per percentuale da tre in questo campionato con il 68.8%, che è anche il record societario. Ci sono state poche occasioni in cui i tiratori di Ciani hanno effettuato un tiro contestato: ricordiamo quello di Fernandez con le mani in faccia di Larson (ma per l’argentino non è una novità) per il resto la buona circolazione della palla ha portato spesso i triestini a scoccare tiri puliti, coi piedi per terra. Poi bisogna metterli, chiaro, ma intanto tirare con l’orizzonte aperto è un’altra storia.

Sul fronte pesarese, invece, c’è effettivamente un problema: la squadra è penultima nelle bombe e fra gli esterni a disposizione di Banchi manca un vero specialista. Potrebbe esserlo Lamb, ma dopo averne dato la sensazione è incappato nel Covid che sembra averne fiaccato i movimenti e nelle ultime gare ha fatto più fatica a liberarsi. Sanford è una guardia atipica, che tira poco da tre, Larson va a serate, Tambone ha fatto un exploit con Milano ma finora è stato l’unico, mentre non se la cava male Zanotti (45,2%). Il vero tiratore di questa squadra è Delfino, ma non si può pretendere che sia la prima punta per tutta la stagione; mentre Demetrio, che nei piani doveva essere il n.4 per aprire il campo non risponde alle attese, anzi è diventato rinunciatario. Poi c’è Moretti, che in carriera ha tenuto percentuali ben più alte dall’arco rispetto all’attuale 21,8% per cui è lecito sperare che Davide accorra a dar manforte.

Perché si può avere un bel riferimento sotto canestro come Jones, capace di sette doppie doppiei, ma se una sera non va (come a Brescia) o si fa male (come a Trieste) diventa grigia per la Carpegna Prosciutto. Valerio Bianchini sostiene che il basket dopo l’introduzione del tiro da tre sia diventato più brutto e siamo sostanzialmente d’accordo, perché si stanno estinguendo i giocatori all’Alphonso Ford che creavano molti dei loro canestri in quella terra di nessuno che è diventata la zona fra l’arco e la lunetta. Ma il fatto è che finchè ci sono queste regole (con l’arco ancora a 6,75 anziché mezzo metro più indietro, come in Nba) tutti gli allenatori cercheranno di sfruttarle. Quindi chi dispone di una batteria di tiratori da tre punti affidabile parte avvantaggiata, anche se gioca in maniera meno varia, come la Sassari che vinse lo scudetto.

Detto questo, l’Allianz ha realizzato anche la miglior prestazione al tiro totale di questa stagione (3251, pari al 62.7%). Finora soltanto altre due squadre avevano chiuso una gara con più del 60% al tiro: Reggio Emilia contro Varese alla 5ª giornata (61.9%) e la Virtus contro Brescia all’8° turno (60.9%). Dunque la serata di grazia di Trieste è stata totale. O la difesa biancorossa le ha dato una mano. Il dibattito è aperto.

Elisabetta Ferri